Date: 7/10/1864



Place: Brescia

ID: LLET004344




Brescia 7 Ottobre 64.

Carissimo Amico,

Ho ricevuto le prove di stampa dell'Op. 45 e spero che ti saranno pervenute corrette due giorni dopo.

Potrò io averne un pajo d'esemplari per la fine del mese corrente? Mi faresti piacere; come pure manderai subito le prove a Schott, non è vero?

Per quest'anno 64-65 avrai una buona dose di pezzi facili, e concertati col piano-forte, gli ho provati col mio amico Freschi ottimo violinista e compositore, suonando io alla meglio il pianoforte, e ti assicuro che sono assai contento de' fatti miei. Che non ti venga mai l'idea di farmi tentare il Teatro? Jo da me solo, sono troppo pigro per assumerne le noje, mentre sarei contentissimo di occuparmi della parte creatrice, che è però qualche cosa! Insomma qualche volta pensaci. Fantasia sento che ce n'è, e che la vena è tutt'altro che isterilita.

Le mie più cordiali congratulazioni al tuo carissimo Giulio, per il premio avuto al concorso Basevi, che non è poca cosa questa volta essendo stato aperto l'arringo a tutta Europa.

Ne godo come può goderne un vero e leale amico, ed un'Italiano [sic]! Dagli una buona stretta di mano da parte mia. Così deve fare la gioventù!

Mille cose a tutti di famiglia ed agli amici Tornaghi, Paloschi etc. etc.

Voglimi bene e credimi sempre

                                                   Il tuo aff.mo

                                                   Bazzini

P.S. Ti parlavo in principio di Antonio Freschi; (il quale è da quasi due mesi in casa mia) è un mio carissimo amico, e ti assicuro che suona il violino, e vi canta sopra come pochi potrebbero farlo. Non ha di dilettante che il nome; ma è di cuore e di fatto un'artista, e de' più distinti. Fra le molte composizioni che abbenchè giovane ha già creato, ve ne ha due o tre, che meritano veramente l'attenzione; fra le altre una festa campestre originalissima di concetto e di forma, ed un'andante di un fare assai largo ed appassionato.

Io ritengo per fermo codesto giovane destinato a farsi un chiaro nome, e ad onorare il nostro caro paese, perché anch'egli come il tuo Giulio, invece di darsi all'ozio e ai perditempi giovanili ha studiato e studia seriamente, e madre natura gli ha dato tutto quanto occorre per arrivare a nobile meta.

Se ti ho parlato così, gli è perché chiudendo questa lettera mi venne il pensiero di domandarti se queste due composizioni tu vorresti stamparle? (ti do la mia parola d'onore ch'egli non ha neppur l'idea, ch'io ti parlo di ciò) [.] Non sono molto lunghe e soltanto a Violino e Piano, e posso assicurarti che non faranno disonore al tuo Stabilimento, e conosciute credo che saranno anche ricercate, perché brillantissime per lo strumento, hanno un valore musicale e piacevoli motivi, cose assai difficili a trovar riunite.

Ti sarò grato se farai a me questo favore, e ti perdonerò così il peccato di stampare pezzi d'un certo violinista che non voglio nominare, ma che forse indovini!! Dimmene qualche cosa – Addio -

Transcription by Archivio Ricordi

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 210 X 135 mm

Letter name LLET004344