Torino, 24 gennaio 1879
Carissimo Giulio,
Ti ringrazio del tuo gentile telegramma. Spero che troverai alla fine un’ Opera mia che ti sarà facile farla eseguire.
Invece delle Danze (per i teatri piccoli) si potrebbe fare un gran Coro con marica e forse con un Solo di più per il Basso. Se a Boito convenisse quest’idea sono pronto a metterla in esecuzione.
Non ti farebbe dispiacere che mi ritenessi il diritto di far produre l'Ero e Leandro a Buenos Aires dove sono scritturato par la prossima stagione? In caso di riproduzione prossima in Italia, ti raccomanderei la presenza di Fassò che mi ha servito a meraviglia. A causa della scrittura fatta per Buenos Aires parto questa sera per Roma Napoli onde sentire dei cani. Sarò a Milano fra una quindicina di giorni. Avrei piacere a mandare una somma alla mia famiglia in Cairo. Dimmi a peu près quando posso contare sul convenuto. Puoi scrivermi a Roma presso la tua casa. Ieri sera furore, l’ Ero ed il Viorone. Salutami Tornaghi ed ajutami mentre il ferro è caldo.
Tuo aff.mo amico
Gio. Bottesini