Parigi 28 Ott.^e 1857.

Mio Carissimo Amico

Rimaniamo nell’intelligenza di quanto mi avete scritto nell’ultima vostra, e tutto sarà fatto come mi scrivete.

Ora ho bisogno che mi mandaste a rigor di posta uno di quei formulario [sic] stampato per la cessione di proprietà del poeta, onde io lo facci [sic] firmare, e metterlo in regola. Piave mi ha scritto che la Estella si è sostenuta di meglio in meglio a Trieste, e mi dice che la Goldenberg nella Lucia sia andata anche male, e più ancora della mia opera, ciò mi fa piacere affinché tanti svergognati nemici del talento, e sfamati giornali che mettono nelle loro putride colonne la Goldenberg aver qua e là mostrato la sua omogenea voce e farsi molto applaudire in un [sic] Opera in cui ci manca il genio ... L’espressione della parola ecc ecc. Così il giornale dell’Arte. Io di tutto ciò me ne rido!.. Anzi me ne fotto! perché veggo non essere quella una critica, ma una mostruosa cattiveria.

Vi ringrazio dei saluti della famiglia Ricordi. Amatemi sempre, e comandate

il vostro Amico

Gaetano Braga

P.S. Quel pezzo di Rossini che ve ne parlai a Milano, disgraziatamente il gran Maestro lo tiene ancora nel suo portafoglio, perciò non è stampato come io mi credevo. Rossini saluta Tito.