Napoli 29 Feb. 1972

Mio Caro Giulio

Prima di oggi mi è stato impossibile scriverti. Spero che avrai saputo il modo splendido con cui i Napoletani mi hanno ricevuto. Non avrei mai immagginato [sic] tanta affezione non spenta dalla lunga mia assenza. Ora sono assediato di qua e di là. Ma credo che per la Settimana santa farei bene svignarmela. Eccettuato in due circoli, e nella casa [Wonvisher] non ho speranza di essere pagato. Dunque vado a Roma. Per la Settimana santa mi farai trovare una lettera di raccomandazione per Gabrielli, ed un’altra per d’Arcais.

Ti scriverò un’altra lettera del come dobbiamo mandare gli affissi preventivi, ed i biglietti. Forse li potressimo [sic] da qui mandare, perché me ne sono rimasti abbastanza.

Ho sempre l’intenzione di andare pure a Genova. Ricordalo ad Erba che mi promise scrivere ad hoc.

Gavazzi mi ha scritto che t’avea consultato intorno il Caligola da darsi a Lisbona. Io ho paura di giocarmi milano [sic]. Assolutamente tu dovresti ajutarmi, mio caro Giulio. Io potrei benissimo dare Caligola in dicembre a Lisbona, ed in Febrajo [sic] a Milano. Un opera [sic] grandiosa mi consolida solamente a Milano. Gui sta parlando per dare al Fondo la Reginella. Tutto il pubblico la desidera. Parlai con Tripolini che a maggio prende il teatro. Mi ha promesso, ma nulla abbiamo contrattato. Prima di partire d qui ci riparlerò. Salutami tutti.

Voglimi bene ed ama

il tuo

Gaetano Braga