Amico car.^mo,

Torino li 25 9^mbre 1853.

Sono lieto di potervi dare buone notizie della Fioraja, opera nuova del maestro Cagnoni, andata in iscena jeri a sera. L’esito ne fu felicissimo, come potete rilevare dalla genuina storia di esso che vi racconto. Introd.^ne applaudita con chiamate all’[****]. Canzone Nella applauditissima. Duetto fra essa ed il Ten.^re applaudito con chiamata al Maestro. Terzetto finale [****] applaudito al Largo e più ancora alla Stretta con due chiamate (calata la tela) agli artisti ed al M.° Atto II.^do Duetto Bar. e Sop. applaudito tanto al 1.° Tempo come alla Cabaletta e chiamata al M.° Duetto Ten. e Sop. applausi e chiamata al M.° Coro e Scena silenzio. Duetto a due buffi applauditissimo con due chiamate al M.° (dopo il Terzetto fu questo il pezzo che fece maggior effetto). Largo finale applaudito [****] e dopo la Stretta, calata la tela, due o tre chiamate agli artisti ed al M.° Atto 3° Arietta del Ten.^re applaudita. Romanza Sop.^no pure, con chiamata al M.° Rondò finale applauditissimo con due o tre chiamate agli artisti ed al M.°

Spero di avervi scritta un’Opera che potrà farvi giro ancora meglio del D.ⁿ Bucefalo. Se questa volta sono un po’ sacrificato dal lato dell’interesse fate almeno non lo sia da quello dell’amor proprio e fate in modo ch’io possa produrre costì, con buona compagnia, questo mio nuovo lavoro che tanto mi sta a cuore.

Salutandovi caramente insieme alla vostra degn.^ma famiglia, mi dico

V.° Aff.mo amico

Ant.° Cagnoni