20 Langham Street
Portland Place
London
14 Giugno 1880
Mio Caro Tornaghi
Se la casa Ricordi ha l’intenzione di pubblicare la mia raccolta di pezzi vocali da Camera, a me sembra che ora sarebbe l’epoca di dar mano al lavoro, perché presto si giungerà alla Stagione dei Teatri, e allora vi saranno maggiori difficoltà.
Se la casa invece tacitamente ha l’intenzione di tenere queste mie composizioni a prendere la polvere negli scaffali, allora preferirei sciogliere il nostro piccolo Contratto, e cercherei altro mezzo di pubblicazione.
Io sono persuasissimo che del male non vi sarebbe da fare, ma anzi molto bene con questa pubblicazione perché in Italia siamo scarsi di buona musica da Camera, facile e bene scritta per la voce, e adattata ai dilettanti.
Vedo spesso l’amico Calabi, il quale ha la bontà di dimostrare molta fiducia nei suggerimenti e consigli che spesso mi chiede.
Dallo stesso Calabi seppi che la Signora Giuditta Ricordi è stata molto malata, ma voglio sperare che ora (con la buona stagione) si sarà del tutto rimessa.
Ti prego di fare i miei cordiali saluti al Signor Tito, al Cav. Giulio all’amico Emilio e suo fratello gemello, come pure alla tua gentilissima Sorella che ebbi il piacere di conoscere a Firenze.
In qualunque cosa che ti possa essere utile, non dimenticare
Il tuo Aff.mo Amico
Ciro Pinsuti
P.S. Vi è qualche probabilità di sentire una o l’altra delle mie Opere durante le prossime stagioni Teatrali, oppure sono destinate a dormire ancora un’altro [sic] poco?