Date: 6/10/1873



Place: Trieste

ID: LLET006816




Trieste 6 Ottobre 73

 

Carissimo Giulio

Non ti ho mai scritto, ma per compenso mi sono occupato colla massima diligenza ed energia (s'intende che non ho fatto altro che il mio dovere) pel buon andamento dell'Aida. Il risultato ha sorpassato le più difficili aspettative, in quanto che l'esito dell'Aida è stato immenso, insuperabile. Il telegrafo che avrai ricevuto colla firma del Gardini, ma scritto da me, ti avrà recato le prime notizie di questo grande avvenimento musicale che in Trieste non ha - a detta dei più vecchi frequentatori di questo Teatro - riscontro nel passato. Osanna! Osanna! Osanna! E veramente l'esecuzione che ho potuto ottenere mercé indefesse prove di Cori, d'Orchestra, di messa in scena, tutte da me dirette, è anche migliore di quella di Padova. L'orchestra eccellente negli archi, buonissima nel resto, soggiogata dalla bellezza della musica, e [presa] per me di grande ammirazione (bada che questa frase non la ripeterei ad altri - sono troppo prudente!) eseguisce con un impegno straordinario e veramente commendevole certi forti, nutriti, animati, formidabili, e certi pianissimi delicati, pieni di profumi e sfumature come li senti qui difficilmente si possono ottenere altrove: è vero che il teatro, piuttosto piccolo, è armonico oltre ogni dire. Nei Cori non vi sono le voci robuste e pastose che avevamo alla Scala, ma eseguiscono esattamente e con lodevole intonazione. Sai che la prova generale si è fatta davanti agli abbonati. Qui vi è l'uso che a codeste prove intervengano il Governatore con tutta la sua casa militare, il Podestà con 50 (dico cinquanta) consiglieri municipali, insomma una quantità di gente alla quale la Direzione non può rifiutare l'accesso e la cui presenza scontenta tutti gli abbonati che pagano i loro por...berzi. Feci dunque la concessione alla Direzione di aprire le porte del Teatro agli abbonati sudetti [sic] i quali vi si riversarono empiendolo quasi come ad una prima sera di spettacolo. (N.B.) Tutti i posti della platea sono chiusi e venduti per abbonamento, il quale, quest'anno, e appena pubblicato il cartellone, raggiunse l'egregia somma di Fioroni 19,000. L'Impresa non si è riservata che 40 scanni che si vendono seralmente. Inutile il dire che la vera prova generale, quella cioè che doveva servire a me, s'era fatta il giorno prima con tutto il scenario gli attrezzi, l'illuminazione, la comparseria ecc ecc, volendo essere sicuro dell'esito della prova fatta davanti al pubblico. L'effetto di questa prova fu infatti straordinario: l'indomani (Venerdì) non si parlava d'altro in Tergesteo, in piazza, da per tutto, i giornali innalzarono un inno d'entusiasmo, e il successo della prima rappresentazione fù rassicurato. Infatti al mio apparire in orchestra venni ricevuto con un applauso così generale e prolungato che per poco non ho perduto la calma che mi era in quel momento necessaria. Dal preludio dell'Opera sino alla fine si può dire che fù un applauso continuo alla musica e agli esecutori. Dopo l'inno di guerra enlevé à la baionetta fù un vero scoppio nel pubblico, i cantanti ringraziavano, ed io facevo mostra di non sentire le parole bravo e Maestro che correvano nella sala; finalmente mi alzai volgendomi al pubblico, e allora parve che l'applauso non dovesse più finire. Incredibile, caro il mio Giulio, incredibile ma vero. Un altra [sic] volta dovetti alzarmi dopo la Marcia dell'Atto 2°, che qui fa un effetto grandissimo e in cui le 6 Trombe suonate mirabilmente dai migliori suonatori della banda del reggimento Arciduca Ernesto furono fragorosamente applaudite al famoso crescendo del re #. Terminata la Marcia dovetti pure alzarmi e ringraziare il colto e l'incolto. L'effetto del Largo del Finale è stato pure immenso. Anche qui mi venne fatta una speciale ovazione dal pubblico il quale voleva il bis di questo pezzo: ma il pigro Capponi intonò il suo: o re, pei soavi numi, e si tirò innanzi. T'immagini facilmente il successo della stretta: calato il sipario gli artisti comparvero al proscenio, ma il pubblico gridava anche Maestro!! Maestro!! bisognò dunque sortire e risortire; gli applausi erano immensi ed a questi ho rimarcato che si associava anche l'orchestra ed il [Cremoschi] che per dire la verità si conduce meco benissimo e come uomo e come professore. Nel terzo Atto il pubblico rimase imbalsamato dalla bellezza della musica e dalla bontà dell'esecuzione. Taccio di Pandolfini e Capponi che conosci, ma devo dirti che nell'Aria e nell'Adagio del Duo con Radames la Mariani supera la Stolz. Naturalmente non è così nell'Allegro dello stesso duetto, nelle frasi del Duo col padre e nel gran Finale dove la voce gagliarda e squillante della Stolz non può avere confronti. Inutile descriverti l'entusiasmo suscitato dall'Atto quarto: il crescendo dell'interesse musicale e drammatico si propaga nel pubblico il quale in tutto quest'Atto sublime di verità e colorito è completamente soggiogato. Finita l'Opera nuove acclamazioni; illuminato dal riverbero di quella gran luce che partiva dal genio dell'autore, anche il suo debole interprete e tuo amico Faccino dovette comparire per due volte alla ribalta in mezzo ai suoi cari e valentissimi artisti. Ieri sera, seconda rappresentazione, eguale luminoso successo. Oltre del Largo del Finale si voleva il bis anche dell'Adagio del Duo Aida e Radames nell'Atto 3° stupendamente cantato della Mariani; ma come al solito, Capponi tirò via e il bis non si fece. Della Mariani ti ho detto abbastanza; devo però aggiungere che anche nel Duetto finale la preferisco alla Stolz. Della Fricci non posso dire che un mondo di bene: stupenda per voce, accento ed azione trascina il pubblico all'entusiasmo; però non riesce a farmi dimenticare, (già si sa) la Waldmann. A ogni modo è una preziosissima Amneris e s'io dovessi fare la scelta tra l'una e l’altra … le sceglierei tutte due. Bello il vestiario e le scene; gli attrezzi del [Pogna] migliori (ed è tutto dire) di quanti se ne fecero fino ad ora, ed il macchinismo dell'ultimo Atto fatto in maniera da non esigere più di 7 minuti per la sua preparazione. Ti mando i giornali che mio cognato ha raccolto; appena letti, e toltene le notizie che serviranno al tuo giornale, ti prego mandarli a mio padre: puoi immaginare a priori la consolazione dell'ottimo vecchio. Non ho più veduto la Gazzetta Musicale dal giorno che sono partito; ti sarò grato se la spedirai al mio indirizzo: Via Nuova 26. Ti spedirò la partitura dell'Aida nella relativa cassetta, che mi rimanderai subito colla partitura della Forza del Destino. Dimenticavo una cosa. Nel mandarti i giornali politici di Trieste ti unisco pure il Corriere che è il giornale dell'opposizione; quello cioè che ha spezzato tante … penne … d’oca a favore del Maestro Rota. Non mandarli però a mio padre - meno l'ultimo numero.

Saluti affettuosi a te e a tutta la famiglia.

Tuo F Faccio.

Transcription by Nicolò Cicchetti


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 229 X 141 mm

Letter name LLET006816