Date: 7/10/1918



Place: Viareggio, Lucca

ID: LLET007574




Carissimo ed illustre Commendatore, Torno ora stanco morto dai monti dove sono stato a

ispezionare un taglio boschivo e trovo la lettera-rimprovero della casa-. Io sono stupefatto perché mai rimprovero fu più immeritato. Le ricevute del mensile che cortesemente la Casa mi anticipa sono sempre state da me regolarmente affrancate con 2 centesimi e come stampe rispedite alla casa. Confesso di non averle raccomandate ma ritenevo non ve ne fosse bisogno. In ogni modo se questo strano fenomeno si è verificato prego la casa di farmi una ricevuta complessiva che io firmerò e di scusare la mancanza non mia.

In quanto ai contratti anche su questo punto la colpa non è tutta mia, io Le scrissi per chiederLe uno schiarimento su quel comma del contratto in cui è detto che la casa potrà disporre della azione del libretto con o senza la musica in quel qualunque modo riterrà opportuno e conveniente.

Di questo comma io non capisco la portata e volevo capirla. Tanto per sapere quello che uno firma. Inoltre nella stessa lettera (scritto appena ricevuti i contratti) le ricordavo anche che (in merito all’articolo relativo alla Cinematografia) appena io parlai a Lei di Suor Angelica, l’avvertii (come avevo avvertito il Maestro) che in una terza parte di una mia film di guerra che non è stata mai eseguita (e credo non lo sarà mai) v’è un’azione che rassomiglia molto a quella del libretto. Vero è che io vendendo (or sono varii anni) la film, mi riservai ogni diritto di disporre di tutto il soggetto come mi fosse parso e piaciuto (dramma, libretto etc. etc.) Questo Ella ricorderà bene che io glie lo dissi. Badi che è un puro e forse inutile scrupolo perché, Le ripeto, la film non è stata eseguita, non sarà eseguita oramai, ha un altro titolo (non ricordo più quale) e l’affare del monastero entra in una parte mentre il resto è una sequela di fatti guerreschi, ma siccome io amo essere molto preciso in tutto, leggendo nel contratto il comma del cinematografo volli scriverLe per chiederLe come avrei potuto firmare quel suddetto comma in relazione con quanto Le avevo a suo tempo detto. Non avendo ricevuto risposta, attendevo di venire a Milano per parlare di tutto e tutto sistemare. A Milano verrò ora ai primi di Novembre per l’ Oretta al Manzoni. Ho da parlarLe di tante cose e tutte -spero-buone. Ho trovato una commedia di Dumas padre di cui sto traendo un operetta ottima. Ho da portarLe una quantità di lavoro.

Da dopo la Sua partenza da Viareggio vero è che sono stato travolto da una quantità di traversie di ogni genere. Ora le cose sono rimesse in calma e speriamo nel seguito.

Ma troppo avrei da dirLe. Mi limito ai punti … incriminati. A fra poco di tutto a voce.

Le rinnovo la preghiera di un errata corrige nella data di Schicchi. Non può credere quanto mi pesi - dopo aver lavorato con tanta coscienza e tanta scrupolosità di poter prestare il fianco a una critica su quello a cui tengo tanto… la precisione. Capisco che la colpa è mia, ma Le sarei grato se Ella m’aiutasse a…mondarmi. Una piccola errata- corrige, non si potrebbe fare?

Il lavoro ferve.

Affettuosi saluti dal suo aff.

Forzano

Viareggio- 7-ott.918

Transcription by Angelo Redaelli
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 3
Size 210 X 135 mm

Letter name LLET007574