Date: 28/11/1870



Place: Milano

ID: LLET007946




Caro Signor Giulio:                                                Milano 28 Nov.[embre] 1870
 
Come già le dissi a voce, avendo io trovato di collocare convenevolmente le Lire 3000 che ancora mi sopravengono sul mio credito verso il maestro Verdi, intenderei ritirare tutta intera la somma entro oggi o domani; epperò la prego di far Ella le mie veci, ed io sarò da lei domani sera per sottoscrivere il contratto della cessione del libretto Aida. Ringrazio il Sig.Tornaghi dei buoni uffizii che mi ha prestati come Cassiere.
Quanto alla Gazzetta Musicale, le ripeto che io sto fermo nelle mie proposte, e amerei veder tosto definita ogni pendenza onde tornare al mio romitaggio il più presto possibile. Attendo dunque di ricevere il contratto da me stipulato col Daelli per la proprietà degli Artisti da teatro. Quanto poi alle .. copie del romanzo, la prevengo che al prezzo di Lire Una per copia il Sig. Dottor Carlo Vidani Direttore del giornale la Lombardia è pronto a rilevarne quante Ella vorrà cederne a lui. Non saprei però consigliarle questa cessione, poiché con un po di flemma l'edizione del romanzo potrebbe esser venduta a patti assai migliori.
Mi pare che Ella si mostri esitante nel decidersi. Innanzi tutto, bisogna che in lei sia ben radicato il convincimento che la Gazzetta musicale possa prosperare in seguito alle migliorie progettate ed all'aumento dei doni. Se questo convincimento non è Lei, val meglio metter da parte ogni idea di riforma, sopprimere la Rivista minima, sopprimere i premii, o meglio ancora, sopprimere il giornale. Dal canto mio, la assicuro che non ci tengo gran fatto ad adossarmi [sic] per l'anno nuovo il peso di redigere un fascicolo di 32 pagine ogni quattordici giorni. Ci pensi dunque purché in caso di insuccesso, non vorrei che Ella o qualcun altro se la prendesse con me.
Le esitanze ch'Ella ha dimostrato nell'accogliere la proposta di ritirare [?] dal sig Jacob le 900 copie degli Artisti, mi hanno alquanto scoraggiato. Ad ogni modo mi trovo in obligo [sic] di farle osservare che venendo ora il Signor Farina ad essere il solo redattore della Gazzetta musicale e dovendo egli anche incaricarsi di riempire i vacui della Rivista minima e attendere all'ordinamento ed alla correzione delle stampe, non sarebbe giusto che al di lui stipendio mensile non venisse fatto un piccolo aumento. Non si potrebbe risparmiare la spesa su altro collaboratore inutile e qualche \volta/ dannoso? –– Ci pensi –– rifletta; e non sarebbe male che l'offerta di un piccolo aumento di stipendio venisse fatta spontaneamente al Farina da Lei o da altri.
Un'altra esigenza mia. Ho bisogno di due (per lo meno Due) giornali francesi di indole umoristica – e fra questi darei la preferenza al Figaro ed al Gaulois. Converrebbe spedirmeli in campagna insieme ad altri giornali italiani che io le indicherei.
Per oggi non le dico altro acciò non si sgomenti troppo. Le ripeto: o fare come si deve o non fare – bando alle mezze misure! Freno ai sospiri! ...Tregua ai singulti! Si ricordi che lei commercia di arte –– lingua sacra in bocca viva –– ferma bilancia in ferma mano (Benda)
Domani sera verso le sette ore, sarò in sua casa dove spero trovar tutto.
Riverendola e stringendole affettuosamente la
ma[no] Dv Serv
A Ghislanzoni
Transcription by Archivio Ricordi

Named works
Aida

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 244 X 185 mm

Letter name LLET007946