Caro Signor Giulio:

Lecco = 22 Nov. 1874.

Eccole quanto ho potuto fare, mettendo alla tortura la mia povera fantasia, per secondare i disegni di Gomes e suoi.

Cedo a Lei ed al Gomes l'incarico della descrizione scenica; ma vorrei tolte le due gradinate laterali. Ignoro se la Chiesa del Carmine, dove fu ucciso Masaniello, fosse o no attigua al palazzo del Duca d' Arcos. Il duetto mi pare abbastanza riuscito. Nel terzetto ho dovuto andar spiccio – la situazione è talmente tesa e imbarazzante, che guai ad arrestarvisi oltre poche battute! Farò entrare Masaniello Salvatore nella chiesa dopo la detonazione. Prima ch'egli inveisca contro il Duca, mi pare naturale che vada almeno ad informarsi se Masaniello sia realmente caduto vittima delle schioppettate. A me pare che dopo tutta questa roba, converrà andar lesti e finirla al più presto. Se nei versi che le mando, si esigono mutazioni, la prego farle eseguire da qualche abile poeta fra i tanti che sono a Milano. Ho il tempo misurato per finire il libretto di Ponchielli – e le giuro che questo [******]nte del Salvator Rosa mi ha grandemente pregiudicato. Salutandola mi dico Di Lei D[ev]

A Ghislanzoni