Date: 10/12/1874



Place: Lecco

ID: LLET008021




Pregiatissimo Sigr Giulio: Lecco 10 Dicembre 1874.
 
Venendo a Milano, avevo in animo di farle una proposta.
Alla fine circa del corrente mese verrà in luce, coi soliti tipo del Piantini, un primo fascicolo de' miei componimenti drammatici, vale a dire una commedia che si intitola Tutti ladri. È mia intenzione (com'Ella forse avrà potuto scorgere da un avviso stampato nel secondo volume dell'Abracadabra) di pubblicare una ventina fra drammi, commedie e tragedie, dedotti dai miei libretti d'opera. Ora, dò principio alla pubblicazione col Tutti ladri, tratto dagli Avventurieri, e nel corso dell'anno 1875 darò altre cinque produzioni, tutto sommato, sei fascicoli d'identico formato. Se Ella crede offrire agli abbonnati [sic] della Gazzetta musicale la mia prima commedia, o tutti e sei i fascicoli che usciranno nell'annata, me ne dia subito avviso. Io potrei dare i fascicoli a lire 30 al cento – vede che la spesa è minima. E questo le dico perché nel caso ella intendesse sopprimere la Rivista minima, potrebbe surrogarla colla mia nuova pubblicazione, la quale non mancherà di attrattiva. Tutta la spesa dei sei fascicoli, dato che la Gazzetta contasse 400 abbonnati [sic], si limiterebbe a Lire 720 all'anno. Se poi si limitasse a donare il solo primo fascicolo Tutti ladri, la spesa sarebbe di lire 120 per 400 copie, e lire 150 per 500.
La prego a volermi, almeno di questo, rispondere prontamente, di Petrella e del Salambò vedo che non si discorre più.
Nel corrente mese avrò tutto consegnato al Ponchielli ed al Perelli.
Mi duole assai di esser partito la sera istessa in cui Verdi giunse con lei a Milano. Avrei con molto piacere stretta la mano ad entrambi. Gomes pare contento del suo quarto atto che rifeci tre volte. Salutandola mi dico
Di Lei D[ev]
A Ghislanzoni
P.S. Petrella, a cui da un mese circa ho spedito uno schizzo abbastanza dettagliato della Salambò, mi ricambia con un caos di parole, da cui nulla posso dedurre. Approva egli il programma? Si affida a me per le modificazioni da lui suggerite? O pretende invece che io rifaccia la tela per sommetterla nuovamente al suo giudizio? In verità, sono molto scoraggiato al vedere che non mi è ancora riuscito di fargli comprendere che Salambò è innamorata di Matheo, innamorata totalmente come la Fedra di Ippolito, come la Mirra di Ciniro. Sono stanco di rifar tele – e quest'anno della tela n'ho fatta tanto che son rimasto senza camicie.
La prego dunque di scrivere al Petrella che lo asseconderò in tutto e per tutto – si decida – si fidi un poco di me – stabilisca epoca e patti e rate di pagamento – insomma, non perda altro tempo né a me lo faccia perdere.
Per la fine del corrente debbo consegnare un libretto compiuto a Ponchielli. A lui piacquero i Mori di Valenza, ch'io aveva dati pel Gomes – Com'Ella vede, lavoro. In questo libretto predomina il sentimento dell'amore. Per un maestro, che sta deliziandosi nella sua luna di miele, mi pare molto addatto [sic]. Potrò io consegnarlo per la fine del corrente? - Lo spero ancora, sebbene questa inaspettata traversia del Salvator Rosa mi rubi delle ore. La prova di quest'anno mi ha persuaso che io non so far tele da libretti. Mi manca la pazienza di spiegare tutti i dettagli, e abborro da quegli artifizii, pei quali talvolta l'orpello prende le apparenze dell'oro. Ho nelle mani quattro buoni argomenti.
Il Gondoliero, ch'Ella ha veduto, e che era destinato al Gomes. Lo metterò in versi, e lo darò a chi lo vorrà prendere.
Salambò. Lo farò, piaccia o non piaccia al Petrella – e lo darò come sopra.
Carlo Stuart = (dal romanzo Whitehall) bellissimo = per maestro da ... trovarsi
[*****] (argomento romano) lo vedrà Gomes . . . se nò, lo lo darò ad altri.
Ha Ella scritto a Flotow di leggere la Carmosina di Alfred de Musset? . . . Mi pare un elegantissimo tema (mutatis mutandis – La saluto = Mi mandi del denaro =
Di Lei aff
A Ghislanzoni
Col veleno sarebbe evitata la brutta manovra del pugnale = Isabella, dopo poche parole potrebbe cadere …. Ma ..e gli altri? … E lo sposo? e la musica interna?.... E Gennariello che verrebbe a dire? - E a cosa ha giovato, drammaticamente, la morte di Masaniello? - Potremo ivi riparlarne senza distrarre l'interesse che all'ultima scena deve concentrarsi in Isabella morente? ….
Alle corte: si chiami un poeta di vaglia, lo si preghi in mio nome, in nome di Gomes e di tutta la sua famiglia a tracciare i pochi versi che mancano. Voglio dare al Gomes questa prova della mia amicizia, e non saprei qual darne maggiore.
Ella si mantiene muto con me. Ha scritto al Petrella?- Se anche in questo maestro fosse entrata la diffidenza per le cose mie, lo esorti a non far complimenti – si serva pure altrove. Finito il libretto di Ponchielli, io dovrò successivamente appigliarmi a qualche nuovo lavoro. Voglio smettere il sistema di farne quattro o cinque in una volta. Basterà uno al mese; e forse a questo modo riuscirò a pareggiare le mie partite cogli editori e coi maestri.
Salutandola come sempre mi dico
Di Lei d[ev]
A Ghislanzoni
 
[Lecco- varie Dic.74]
Transcription by Archivio Ricordi

Named works
Salvator Rosa

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 3
Size 270 X 217 mm

Letter name LLET008021