Caro Tornaghi
Lecco 2 Luglio 73
Rispondo subito alla tua cariss[ima] di ieri. Godo in sapere che l’Impresario del Carlo Felice ha accolto il Salvator Rosa per quel Teatro; io pure tengo lettere di persone influenti di Genova, le quali mi assicurano poter combinare l’affare in questione.
P[<u>]oi ben immaginare in qual modo io sia immerso nel lavoro, avendo ormai preso a mio carico un tanto impegno!
Il Io Atto è terminato, e sarò contentissimo di vedere qui, o te, o Giulio per farmi coraggio.
Ora che sono intento al IIo Atto, mi rincresce interrompere il lavoro per recarmi a Milano, ma, nello stesso tempo desidero parlare all’Impresario, e questi farebbe una gran bella cosa se volesse venire a Lecco (Malgrate).
Ti dirò, però, che io mi fido intieramente di te e di Giulio quanto alla scelta degli artisti, e sono certo che avrete, meglio di me, conoscenza e buon naso.
Non solo ti avverto che, le prime parti debbo[<no>] essere dei migliori, ma anche buoni i comprimari?
Nel caso poi che, sia proprio necessaria la mia presenza, abbi la compiacenza di scrivermi ancora. - Ti saluto di fretta e credimi
Tuo aff. amico
A. Carlos Gomes
P.S. Un saluto al Giulio