Lisbona 26. Dicembre

1862

Gentilissimo Sig Ricordi

Credo che il progetto del Sig M° Frondoni fosse di farmi pagare la compra della Cantata, ché forse la premura che mi sarei data per eseguirla non gli era sufficiente, ma questa volta si sbagliò, e solamente mi spiace che per fargli piacere ho dovuto a Lei recare disturbo.

Tempo fu come le dissi venne da me Frondoni, e mi fece vedere la lettera che aveva a Lei indirizzata, e m’interessò, perché io vi aggiungessi preghiera come feci; gli feci leggere l’altra sua lettera, mi disse che si meravigliava, come non avesse avuto da Lei risposta, e leggendo la sua domanda di prezzo, la trovò convenientissima, e soggiunse che avrebbe telegrafato; lo vidi or sono pochi giorni, e non si parlò più di cantata, che forse voleva ch’io pagassi, ma ch’io a dire il vero mai ho pensato, né ho voluto fare.

Mi venne fatto di parlare con questa Direzione riguardo all’opera nuova di Verdi, e mi dissero in fatti che i Sigⁱ Toffoli avevano scritto che Ella domandava franchi 3.500 per partitura parti etc etc., ma che fino ad ora non si erano decisi, stante la malattia di Mongini, e che ora, che pare ristabilito l’avrebbero voluto dare quest’anno, ma tastando terreno [sic], devo dirle in confidenza, e sono certo che Ella non vorrà compromettermi, che qualcheduno ha promesso di venderla per un migliaio di franchi, e forse aspetteranno di darla dopo Madrid, dove sono certa la copieranno, come fecero costì col Ballo in Maschera.

Il migliore Editore di musica è il Sig Sassetti e C^ia, anzi il solo, perché gli altri sono di poco conto.

Mi dispiace di non avere potuto esserle giovevole in nulla, ma vi fu di certo la mia buona volontà.

Voglia la prego aggradire i miei migliori saluti e credermi

Di Lei Dev^ma   Marcellina

                                                                                                   Lotti Della Santa