Asolo (Treviso)

26 – VI - 1927

Gentilissimo Commendatore.

Il cane mastino l’ha impressionata. Quantunque io l’avessi avvertita che era sdentato sono certo che da qualche giorno ella non si muove senza il fido randello. Ma non si preoccupi, alludevo all’ostilità dei musicofili [sic], alle loro ciance, e a tutto quello che gli editori devono ascoltare data la loro situazione. Spesso provo un senso di ribellione constatando la stima e l’interesse che gli editori stranieri dimostrano per me (le assicuro che anche di recente ho avuto qui una visita molto significativa) mentre il più grande editore del mio paese nonostante la reciproca simpatia e la certezza di non lavorare soltanto per la gloria, mi rende impossibile un'intesa efficace e ciò per il famoso mastino sdentato.

Ma passiamo a Montecarlo.

L'avventura è amenissima e da due giorni mi tormento nell’indecisione: è meglio impedire l'esecuzione di una delle Tre commedie goldoniane onde non creare precedenti (la mia idea è che si debbano eseguire o tutte e tre, o nulla)? l'opera risulta diminuita? Oppure è un primo passo e una propaganda per altre esecuzioni? Certo che l'interprete mi attira. Marcoux è magnifico. Vogliano fare così: a Montecarlo non si eseguiscono tutte e tre causa la scena della bisca: facciamo dunque un'unica, veramente unica eccezione. Sono d'accordo con me? In attesa di notizie invio a lei e al commendatore Clausetti i miei più cordiali saluti. Mi creda il suo dev^mo

G. Francesco Malipiero