Gentilissimo amico

Perdoni se le reco una noia.

Lo so che io non rappresento, per Casa Ricordi, un autore “attivo” però qualche esecuzione c'è e se la vendita è stata sempre meschina la colpa è un po’ dell'organizzazione-propaganda. Difatti è difficilissimo trovare le mie opere stampate da Casa Ricordi. Un esempio: c'è una grande biblioteca americana che ha acquistato tutte le mie opere pubblicate da Senart, Chester e Universal Edition e che mi inviava la lista delle medesime pregandomi di aggiungere le indicazioni (anno, prime esecuzioni ecc. ecc.) per illustrarle.

Non una delle mie opere pubblicate da Casa Ricordi era nella lista e quando incontro persone che si occupano di me e dell'opera mia delle mie opere pubblicate da Casa Ricordi nulla sanno. Quante volte ho dovuto chiedere in dono le Stagioni italiche perché non riuscivano a trovarle? Le assicuro che mai mi è accaduto lo stesso fenomeno colle mie opere pubblicate all'estero, forse perché è all'estero che si occupano più di me. Non voglio con questo darle ad intendere che migliaia e migliaia di copie siano state vendute all'estero, ma le assicuro che la vendita c'è, e soltanto ora è diminuita. Un esempio: presso l’Universal Edition nel II semestre 1930 c’era una media di 500-550 copie vendute, nel II° semestre 1931 non si arriva alle 250.

Ma non c'è opera mia che rimanga invenduta. Prego di non prendere queste parole come un rimprovero o un appunto. È una statistica che le comunico così, in via di discorso, perché forse ella possa pensare ai rimedi o alle cause di quegli inconvenienti che le rivelai più sopra.

Tutte le vie conducono a Roma, eccomi dunque giunto allo scopo di questa lettera.

È del I° aprile 1930 (trenta) ch’io non ricevo un conto ed esecuzioni ce ne sono state parecchie. Questi resoconti mi interessano per tante ragioni. Puoi usarmi la cortesia di aiutarmi in questo? Grazie anticipate.

Cosa vuole che le dica, in questo momento mi pesa la rottura con Casa Ricordi.

Se questa casa avesse in massa le mie opere è impossibile che non ci fosse anche il tornaconto. Pensi che l’Universal Edition, ed ha parecchie opere mie, è sempre delle stesse opere (tre o quattro) che ripete l'edizione e conta molte esecuzioni: Finto Arlecchino, Pause del silenzio, Ricercari, sonata a tre, Tre preludi a una fuga. Se non fossi stato 9 anni fisso ed avesse quattro o cinque opere prese quasi per forza, forse non avrebbe le 4 o 5 che vanno bene. Tempi difficili, lo sappiamo, ma se sono difficili li rendono più difficili per me chi non vuole “provare, tentare, sperare, ecc. ecc.”

Tra il 16 e il 23 giugno contiamo essere a Vienna.

Ossequi alla Signora, saluti da mia moglie. Come va suo figlio?

Mi ricordi al Commendatore Valcarenghi.

Mi creda il suo aff^mo

G. Francesco Malipiero

Asolo (Treviso) 7 VI 1932