Al Pregiatissimo
Il Sigr Giovanni Ricordi
Editore di Musica
Milano
 
Carissimo Signor Giovanni
Costantinopoli 23 Maggio 1849
 
Ho ricevuto fin da Jeri la sua delli 2 cor. dove mi ordinava di pagare alla Signora Luciana Thevenard la somma di Aus £ 356.74. che oggi stesso pagai come Ella può vedere dalla Ricevuta che qui troverà unita.
La ringrazio per li otto giorni di tempo che Ella gentilmente mi offriva pel pagamento di detta somma, ma trovandomi presso di me già l’intera somma che le devo perché attendevo a mandargliela per quel stesso mezzo che riceverà questa mia, così ha leggerito alquanto il portatore e non ho fatto che il mio dovere in pagarla a vista.
Resto meravigliato come Ella non abbia ancora ricevuto le mie lettere, mentre ho sempre risposto alle sue categoricamente a pronto corso di posta!
A quella delli 18 marzo che mi pervenne tardi diedi riscontro il giorno 25 Aprile; nel medesimo tempo riscontrai anche a quella delli 5 Aprile; a quella poi delli 16 Aprile risposi il giorno 10 Maggio.
Non ho tenuto copia delle lettere perché manco del Segretario e scrivo sempre in fretta che tante volte non so manco io cosa ho voluto dire, ma però appena ho riscontrato una lettera vi segno il giorno della risposta.
Basta spero che a quest’ora le sudette risposte le avrà ricevute e conoscerà che anche pienissimo d’affari come sono non perciò manco al mio dovere.
Sono a Lei debitore di franchi netti 354,23. Più aus. £ 4.50 per dazio della spilla che gentilmente mi mandò.
Cio può verificare sopra le fatture N° 76 data 4 Marzo. N° 123. Data 17 marzo e N° 143 data 14 Aprile. Franchi effe[tti]vi 354.23 e £ aus 4.50 formano aus £ 417.75 al corso di Milano vall’a dire le svanziche a ventiquattro soldi di Milano e i franchi a 25.
Pagai alla Signora Thevenard aus £ 350.74 per cui mi resta darle soltanto aus £ 61.1. che formano Milanesi L. 73. e soldi 4 che Ella riceverà unito alla presente. Avrà la bontà di accettare i Napoleoni d’oro a 29 lire Milanesi perché mi fu più facile nel far il conto giusto; perché veda! due Napoleoni d’oro fanno 58 Lire, due d’argento fanno 14. ed una svanzica che mi trovavo in tasca fino dal tempo che lasciai Milano forma il tutto proprio 73 Lire Milanesi e quattro soldi.
Spero che nei nostri conti nulla troverà di sbagliato, ma se ciò fosse; carta canta vilan dorme Amen.
Riceverà pure unito alla presente (e via con questo riceverà che in fine poi non riceve nulla) il mio Inno Turco, ma spiaciami assai che il Poeta non mi diede i versi in Italiano.
In mancanza di tempo l’obbligai a farmi una traduzione ad litteram come Ella vedrà dalla Cartina che qui troverà, da dove può benissimo far formare i versi dal Signor Bassi, e per adatarli sotto alla musica può farlo qualunque.
Troverà pure un’altra cartina dove le spiego ciò che ad un Europeo sembrerà strano.
L’ultima sera della stagione Teatrale si eseguì questo mio Inno per Autorisazione Sovrana ed il Pubblico ne chiese tre volte la replica la quale fu sempre accordato e poi in fine dello spettacolo si eseguì nuovamente.
Mi farò un poco il Procolo
Ebbi fiori corone e dovetti mostrarmi più volte sulla scena.
Migliori dettagli li potrà avere dal Signor Papanicola su tal particolare.
Bisogna che Ella abbia la bontà prima di stamparlo di far semplificare alcune cosette che vi sono nella parte del piano Forte le quali le quali riescono un poco dificili.
Oggi vidi imballare i suoi spartiti ma credo che non potranno partire col Vapore di dimani perché non si è fatto a tempo.
Certissimamente col prossimo Vapore saranno in Trieste.
Io resterò qui ed anzi partirò per la campagna fra pochi giorni essendo invitato al Palazzo di Russia Presso il Ministro Principe Titoff.
Probabilmente anderò per qualche giorno anche alla Villa del Ministro Inglese Lord Canning.
Basta qui mi trovo protetto da alcune Famiglie le quali mi posso giovar molto e fintanto che non si accomodano le cose un poco preferisco restar qua che venire fra le sventure.
La prego caldamente dirmi come vanno le cose e se vi è speranze per noi artisti ora in Italia perché prima di segnare il contratto per l’anno venturo desidero sapere schiarimenti su ciò.
Si presenterà ad Ella il Signor Papanicola Impresario di Bucarest il quale portasi a Milano onde formare una compagnia per quel Teatro.
La prego di fargli sopra i spartiti quelle facilitazione possibile perché è mio amico.
Un bacio al mio Tito ed a Carlo, ed Ella la prego conservarmi un posto nel suo cuore
Il Suo Aff.mo
A. Mariani
P.S. Ho somma necessità di sapere ove si trova Muzio e se è in Milano la prego darle un bacio
per me e dirle che si ricorda di quelle carte
Transcription by Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 270 X 209 mm

Letter name LLET010274