Per favore

Al Pregiatissimo Signor

Il Sig^r Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

Carissimo Signor Giovanni

Costantinopoli 17 Maggio 1850

Riceverà per mezzo del Signor Medori porgitore della presente la somma di franchi effettivi 563. per saldo del mio conto, salvo errore, che avevo con Lei.

Cioè fattura della spedizione in Collo AM N 108 in data 15 febbrajo 1850

di fondo suo netti Ff 317.31

fondo Lucca netti Ff 42.40

Dazio ed imballaggio netti Ff 4.50

Totale netti Ff 364.21

Fattura della piccola spedizione ricevuta per mezzo del Signor Ronzevalle per le quaranta copie della Polka Baby netti Ff 12.

Che uniti alla su detta somma formano Ff 376.21

399. per la Vignetta del N° 222.82. au £ 80. nette

Per gli abbonamenti alla Gazzetta musicale

A au £ 23 per ciascheduno au£ 138.

Non avendo trovato Lire austriache effettive, fui costretto a fare il conto delle au£ 218.

in Lire di Milano, che metendo [sic] la svanzica a 24 soldi formano Lire milanesi 261.12

pari a franchi, valutandoli a 25 soldi, F. 187.4 soldi di più

Dunque sommando insieme i franchi 376.21 cent. E gl’altri franchi 187. Darà la somma totale di f 563. I quattro soldi che si trovano di più nel conto delle Lire di Milano serviranno per i 21 centesimi che vi è nella prima somma della musica, così troverà che, salvo errore ora solo le resto a dare centesimi 5. amen.

Confesso che ho chiacchierato molto sperando di farmi comprendere nel su detto rendiconto, ma mi avrà poi Ella compreso? … basta, la partita del computista è per me affatto ignara, dunque In manus tuas Domine commendo spiritum meum.

Ora sono tranquillo! quando ho debiti non posso dormire, e questa notte, grazie a Dio dormirò tanto da essere sazio per lungo tempo. Anzi ho crediti! con comodo mio riscuoterò gli abbonamenti della Gazzetta. A me basta esser in piena regola col mio caro e buono Signor Giovanni. Per Dio vi voglio molto bene sa! Spero che Ella pure mi amerà sempre, non è vero? Come pure il mio amicissimo Tito? Se ci dovessi dire tutto ciò che il mio cuore sente per loro non finirei mai.

Spero che avrà ricevuto l’ultima mia per mezzo del Tenore Negrini nella quale vi unì una lettera del Dotto Tondi a Lei indirizzata la quale trattava intorno ad un ultimo mio debole lavore [sic] e che spero avrà fatto già quanto credeva più bene per me.

Ebbi tante cose a fare in questi giorni che non mi permisero di finire la Partitura della Fidanzata del Guerriero. Però col mezzo di Naum o di Scalese che quanto prima si porteranno in Italia glie la manderò.

Mi fa molto piacere che Ella abbia ristampato il mio Inno Turco colla traduzione in Italiano. Questa cosa farà molto piacere anche a sua Maestà perché ama assai questa composizione.

Veramente non è gran cosa, ma chi ha sentito le preghiere dei turchi, non potrà far di meno da non trovarci il genere suo ed eseguito a piena orchestra è di un effetto sicuro. L’ultima sera della Stagione teatrale si terminò colla replica di quello.

Se Ella me ne manderà una copia in carta fina ed alquanto elegante io la farò presentare a sua Maestà a suo nome per qualche sicuro mezzo, e sono certissimo che l’agradirà molto ma molto. Così vedrà che il Chiarissimo Editore Giovanni Ricordi [lacuna materiale] con ciò offrirle anch’egli il suo omaggio.

Le raccomando di tutto cuore la bravissima Artista Signora Vilmot Medori.

Non è necessario che io le dica tutte le qualità Artistiche, fisiche e morali che adornano quella signora perché già la sua fama è grande. Ella potrà informarlo molto bene e minutamente di mie notizie come pure il suo marito La prego visitarla spesso ed esserle per Lei pure il buono suo amico che in fine mi ringrazierà per averle fatto fare si brava e buona conoscenza.

Un bacio a tutta la famiglia e salutandola caramente [***] il suo

A. Mariani

P.S.

La prego far conoscere a Muzio il Sig Medori perché le deve dare cose da parte mia

Io stesso ho aperto la lettera perché dovevo dirle qualche cosa.