All’Ornatissimo Signore
Il Sigr Tito di Giovanni Ricordi
Editore di Musica
Milano
Genova Martedì 29. [Aprile] 1856
Carissimo Signor Cerri
Io non so capire come mi accusate la ricevuta soltanto delle mie del 25 e 26 mentre ve ne scrisse [sic] tre. Sarà forse una vostra involontaria dimenticanza che non porta veruna conseguenza perché sia la prima come la seconda mia lettera erano dello stesso significato. La lettera che mi premeva che voi riceveste era l’ultima, quella cioè che vi spiegava l’enigmatico trattare del Signor Sanguineti e della vostra risposta mi persuado essere a voi pervenuta. Su ciò dunque tutto va bene.
In quanto ai cambiamenti delle parole sulle parti dei cori ed orchestra della Guzman sono già dietro a farsi e fin dall’altra sera s’incominciò il lavoro.
Siate certo che tutto sarà fatto come si deve.
Da Torino non ebbi le parti che mi accennaste, se mi giungeranno non mancherò di darvene avviso.
Vi scrivo in fretta perché sono alla prova del Ballo e non ho tempo d’intrattenermi con voi come vorrei, lo farò in momento più propizio. Intanto conservatemi la vostra amicizia e credetemi sempre
Il Vostro sincero
Amico Mariani