Pesaro, 23, XII, '901 =

Gentilissimo Comm.^re G Ricordi,

sono a Pesaro con mia moglie che sta abbastanza bene.– Partiamo domani per Roma, dove passiamo il Natale coi bambini maschi, e dopo andiamo a Firenze per stare un giorno colla bambina.–

Il 29 potrei essere a Milano; e se la data va bene la prego di tenermi avvisato a Roma dove rimarrò fino alla sera del 27.–

Le giuro che non vedo l'ora di poter lavorare.– Tanto più che chiudo il bilancio annuale con una rimessa di oltre ventimila franchi.–

E Ciò è dovuto esclusivamente al mio riposo forzato.–

Non è certo una consolazione per un padre di famiglia..

Le cose di Pesaro vanno molto male: il Ministro Nasi, dopo aver portato alla firma Reale il decreto del Nuovo Statuto (7 ottobre) e dopo averlo mandato alla Corte dei Conti ed alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione, ha ritirato tutto ed ha formulato uno statuto nuovissimo, sotto la dettatura dei miei avversarî  pesaresi, e naturalmente tutto contro di me.–

Ho quindi l'obbligo di vigilare, per quanto abbia poca fiducia di riuscire ad evitare uno sconcio indegno.–

Non Le sto a dire nulla della vita infernale che sto facendo in questi giorni e che dura da mesi e mesi; come non Le dico nulla dei miei dolori.–

Pensi soltanto che il lavoro potrebbe allegerire [sic] tante pene!

Attendo dunque sue notizie a Roma.– Ed intanto Le auguro un buon Natale insieme a tutta la sua famiglia anche per parte della Lina, e mi confermo con saluti affettuosi

Suo Devoto

= P.Mascagni =