[Torino] 27.VI. 915.

Carissimo Tito,

sono ancora a Torino, dove diversi comitati riuniti, sotto l'Auspicio del Comune, vorrebbero organizzare un concerto diretto da me.

Intanto io, approfittando della venuta di mio figlio Mimì da Milano con l'automobile (si è arruolato come volontario automobilista), ho fatto venire a Torino tutto il materiale di Rapsodia Satanica per continuare il mio lavoro.

Ma avrei da lavorare anche ad altre cose: l'On. Bettolo mi scrisse una bella lettera, pregandomi di musicare l'Inno della Marina scritto per la “Lega Navale” da Fausto Salvatori. Io accettai; ed ora la “Lega Navale”, nel suo fascicolo ultimo, ha pubblicato L'Inno di Salvatori (che intitolato: La Vittoria è sul mare) ed ha pubblicato anche la mia lettera di accettazione. Nello stesso tempo la Direzione della “Lega Navale” e lo stesso Salvatori mi hanno scritto facendomi pressione per la musica; pare che vorrebbero eseguire l'Inno a Roma con una moltitudine di esecutori, in modo da avere un entusiasmo solenne nella Capitale per la nostra Marina. E ciò sarebbe una bella cosa, anche dal punto di vista artistico; perché l'Inno di Salvatori non è di natura popolare; e, per derivazione spontanea, anche la musica non potrà rivestire un carattere popolare, mentre può riuscire una cosa grandiosa e solenne.

Intanto io mi ero fatto scrivere un Inno veramente popolare da Forzano; e ti garantisco che è riuscito una cosa bellissima e che potrà forse prendere il suo posto nelle nostre canzoni patriottiche, se la musica (come mi auguro) mi riuscirà degna della poesia.

Ora domando a te (prima che ad ogni altro) se saresti disposto a divenire l'editore di queste mie due composizioni. So che tu non hai troppa simpatia per la mia musica; ma qui non si tratta di opere e per ciò ti avanzo schiettamente la mia offerta.

Tu potrai rispondere come vuoi, rimanendo sicuro che le mia amicizia per te non verrà alterata.

Ti saluto con affetto.

Tuo

= P.Mascagni =