[N.628/N.12]

Milano 3 Febbraio 1891

Sig^.r M^o Cav. Pietro Mascagni

Cerignola

Accuso ricevuta della di Lei lettera 1 corr= Ella dice che aspetta una risposta mia?...Ma che cosa posso risponderle?.. giacché nella sua predetta lettera Ella ritorna a parlare di una infinità di cose, le quali furono verbalmente chiarite, e sulle quali non capisco perché ora intenda ritornare–

Prendo atto della di Lei dichiarazione che, se qualcuno ha parlato, come Ella assicura, questi non è mio impiegato: per cui, perché si dirige a me?. doveva scrivere a detta persona, e se questa, come credo, le aveva dato parola di non parlare, farle i meritati rimproveri.

È poi ben sicuro di quanto le fu riferito?... e pensandoci bene, non le pare che una notizia di tal genere, avrebbe fatto il giro di tutti i giornali?....e che molte persone sarebbero anche venute da me per domandare se era vero?... mentre tutto questo non è accaduto?....

Poiché mi parla di una lettera scritta tempo fa a me, e dice che ne ha copia, me ne mandi una copia– Non tutte le lettere coll'indicazione Personale non vengono aperte, perché quando io sono assente, molti affari rimarrebbero in sospeso– Perciò in massima autorizzo sempre ad aprire qualsiasi lettera quando sono assente, salvo ordine contrario, come è ora per il caso suo–

Ma ripeto, che dopo le spiegazioni dateci reciprocamente, non mi pare il caso di ritornare sul passato, e ripeto ancora che non ne comprendo il motivo, non essendo intervenuto fatto alcuno che ciò giustifichi, non essendo ammissibile ne possa essere causa il parlare di terze persone, che non mi riguardano.

Sorpasso quindi sul colore ch'Ella ha dato alla di Lei lettera, scritta in un momento di assai cattivo umore, e mi auguro che passato questo, le nostre relazioni continuino buone come prima, non essendovi ragione alcuna pel contrario.

Ho l'onore di salutarla distintamente e ripetermi

Dev.mo

Giulio Ricordi

[allegato: trascrizione dattiloscritta dell'originale LLET010850]