Carissimo Sig. Tornaghi!
Giovedì.
Sono sempre indisposto, e non posso escire di casa. Altrimenti sarei venuto in persona a presentarle il mio ottimo amico ed maestro allievo, maestro V. Venturelli, ch’ebbe così bel successo a Firenze, e del quale ebbi già l’onore di parlarle. Ella si compiaccia ascoltarlo, e favorirlo in tutto che Le è possibile; perché lo merita.
Tante cose a tutti; ed a Lei in particolare dal
Suo Obb.mo
A. Mazzucato