Amico Cariss.

Verona Li 16 Gennajo 1856

Ho ricevute le due lettere coll’unita scrittura per Corti, che mi pare vadi [sic] a dovere, ma che lui non volle sottoscrivere, per cui mandagli tu stesso una lettera nei termini come crederai.

Caro Amico, questa è una faccenda che io non so come andrà a terminare. Il Corti non è obbligato che a dare N 20 Coristi, e 12 Coriste, e lui non c’entra per nulla coll’Orchestra perché questa è a carico della Società Filarmonico [sic]. Questa mattina io fui in persona dal Delegato per vedere se veramente io doveva principiare le prove della Guzman prima anche di sapere se Cori ed Orchestra saranno aumentati, perché altrimenti sarebbe una fatica inutile gettata al vento. Cosa egli mi rispose è inutile ch’io te lo dica, perché ti farei ridere. Solamente ti avverto, che a qualunque costo si vuole la Guzman, e lascia responsabile il Sig.^r Corti responsabile nel caso non si potesse dare. La Presidenza non potrà operare come vorrebbe per molte ragioni. Il Corti non si rifiuterà di dare quest’opera, ma la farà rappresentare coi scarsi mezzi che qui ci sono. Non c’è altro mezzo adunque (e sia detto inter nos) che tu ti opponga a tutt’uomo col Sig.^r Corti, e a non spedire le parti d’orchestra se prima non saranno aumentati i Cori, e non vi sieno 5 Violoncelli, ed altri 5 Violini. Il nostro Teatro è una vera Babilonia, e bisogna che tu stia saldo. Intanto io tengo con me le scritture, e tu agirai come credi col Corti.

Ti saluta frattanto

Il tuo amico

Carlo Pedrotti

(indirizzo)

Signor

Tito Ricordi

Editore di musica

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

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