Date: 14/1/1856



Place: Verona

ID: LLET012686




Amico Cariss.mo

Verona Li 14 Gennajo 1856

 

Ti accuso la mia scritta jeri in casa del C.te Pellegrini alle ore 6 ½ , e, per conseguenza con troppa fretta perché l’ufficio postale viene chiuso alle ore 7. Ti scrivo quindi nuovamente onde rispondere meglio alla tua lettera. Prima ti dirò quello che riguarda a Corti, poscia degli Artisti, e quindi della Presidenza.

L’impressario [sic] Corti non è certamente propenso di dare la Giovanna da Guzman per la gran ragione che ci costa molti denari, e detto inter nos, capisco bene che lo scopo di Corti era quello di prendere un’altro [sic] Tenore, (una volta che fosse stato protestato Baucardè), e così intascare dal Governo le L: 18,000 che erano devolute al Baucardè pegli altri tre quartali. Ora poi, viene anche la Giovanna de Guzman a portargli via dell’altro denaro, ed ecco il perché questo povero Corti si trova di cattivo umore. Non è vero che i Conjugi Baucardè abbiano ricevuto un dispaccio da Parma, ma invece si riferivano a quel dispaccio annunziato sulla Gazzetta dei Teatri.

Quanto all’opinione dei Conjugi Baucardè sul conto della Giovanna, ti dirò francamente che senza mostrarsi molto favorevoli per quella musica, dicono però che vi sono dei buonissimi pezzi, ma che il complesso dell’opera forse non piacerà. In ogni modo ritengo che vi metteranno tutta la premura, perché finalmente ci va della loro riputazione, e nel caso io saprò ben tenerli a dovere. Del resto si vede col fatto che non vorranno sfigurare perché già da molti giorni essi comperarono alla libreria della Minerva varj pezzi della Giovanna, e so che vi studiano molto.

Quanto alla Presidenza ti scrissi jeri che il C.te Pellegrini non vuole compromettersi; eccoti il perché. Sappi adunque che egli mandò espressamente persona a Venezia, e fece scrivere a Padova, Vicenza, Mantova, e Brescia, ma non le riuscì fino ad ora di trovare buoni Violini, e Violoncelli, finalmente jeri mattina scrisse lui stesso alla Direzione del Teatro di Parma, per vedere se nella Quaresima potesse avere delle Coriste, dei Violini, e Violoncelli. Vedi adunque che l’intenzioni della Presidenza sono buone, ma potrebbero anche insorgere delle difficoltà e andar fallite le loro speranze. Ecco il perché la Presidenza non vuole alcuna responsabilità. Onde prevenirti, e metterti a giorno di tutto sappi che fù il Delegato Barone de Gordis che ordinò di dare la Giovanna de Guzman, e quando io gli feci sapere a mezzo del Vice-Delegato che per far rappresentare quest’opera convenevolmente ci volevano queste aggiunte di Cori ed Orchestra, mi fece rispondere che a lui non importava gran fatto di questi Violini e Violoncelli, ma che l’opera si avrebbe dovuto dare. Amen !!! Adunque riassumendo tutto, potrebbe anche darsi che con tutto il buon volere della Presidenza non si potesse avere tutti questi aumenti nelle varie parti che occorrerebbero, e che forse (però voglio sperare non succederà) il Governo dovesse obbligare l’Impresa di dare quest’opera a qualunque costo. Il C.te Pellegrini mi assicura che per sua parte sarà per favorirti in tutto e per tutto, ma sai bene che alle volte il più debole deve cedere al più forte.

A mio parere, tu dovresti o scrivere direttamente al Regio Delegato, oppure attenerti ai tuoi diritti come proprietario, e non mandarmi le parti d’orchestra fino a tanto che non si sia provveduto a tutto ciò che occorre, ed intanto potrò cominciare le prove al cembalo, e nel caso sospenderle se non vi fosse la certezza d’ottenere quanto sopra.

Attendo tuoi nuovi ordini, ed intanto caramente ti saluta

Il tuo amico

Carlo Pedrotti

Transcription by Paola Meschini


Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 250 X 199 mm

Letter name LLET012686