Caro Amico

Verona Li 13 Luglio 1857

Mi sono sempre dimenticato di scriverti che nel pacco che ti fù spedito da Verona contenente lo spartito della Fiorina, vi era dentro pure uno spartito per piano-forte e canto della stessa opera, che è di mia proprietà, e l’aveva dato in imprestito all’impresario Merelli, che poi per isbaglio fù anche questo spedito a Milano. Dopo due mesi, non mi venne in mente che adesso, perché mi fù chiesto da un amico.

Mattioli, il buffo che cantò a Torino, mi scrive da Milano che egli fù scritturato al Valle di Roma nel prossimo Carnevale per cantarvi il Tutti in maschera. Donatelli mi scrive pure da Bologna che l’impresario Marchelli vorrebbe darla in Carnevale in quel teatro Comunale, ma teme che si spaventerà per il nolo gravoso. È forse anche il Marchelli della tempra di Sanguinetti? ... oppure questi benedetti impresari sono tutti gli stessi, che non vorrebbero spendere, ma solo guadagnare?

Desidero sapere da te se nulla si è conchiuso per Genova, come pure pei due teatri cui sopra ti feci menzione.

Salutandoti caramente, mi dico

Tuo aff. amico

Carlo Pedrotti

(indirizzo)

Signor

Tito Ricordi

Editore di musica

Milano

(il timbro postale riporta)

MILANO

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