Caro Amico

Verona 25 Maggio 63

Da mio cognato Gardumi ho ricevuto la musica del Mazeppa, e ti ringrazio; dallo stesso riceverai due piccole partiture appartenenti alla Fiorina. Queste sono due code da aggiungersi alla Canzone di Fiorina, ed al Rondò finale, che le scrissi a Parigi per la Penco nel 1855 allorché fù rappresentata quest’opera al teatro italiano. Ti pregherei di farle consegnare a Monsieur Paul Socoloff regisseur de l’opera di Pietroburgo (che deve trovarsi in Milano). Se non sai la sua dimora bisognerebbe rivolgersi a certo Sig.^r F. Carminati in via Brisa 14, il quale deve essere un addetto al Sig.^r Sokoloff. Siccome a Pietroburgo si darà la Fiorina colla Signora Fioretti, così vorrei far recapitare alla sudetta artista questi due cambiamenti, ossia queste aggiunte, nel caso intendesse valersene.

La Spezia e l’Aldigheri studiano indefessamente il Mazeppa, e ne sono entusiasti. Essi sono in trattato per Napoli, e se combinano, vogliono fare quest’opera a qualunque costo.

Tommasi mi scrive, che nel caso non si desse a Trieste la forza del destino, non sarebbe improbabile di combinare pel Mazeppa; ecco cosa mi dice:

«se sarà fattibile parlare del tuo Mazeppa sarai subito avvertito, ed anzi dimmene le condizioni che vorresti dovendo, s’intende, venire a metterlo in iscena, e quindi deve essere tutto compreso. La Bendazzi più di due opere non vuol studiare (una delle quali sarà quella del Secchi) e quindi tutto dipenderà, se come ritengo potrò esimermi dalla forza del destino.»

Siccome tu saprai se l’opera di Verdi si darà, o meno, a Trieste, così sappiti regolare a norma di quanto sopra.

Continuo pure ad incalzare la faccenda anche per Torino; e per la Scala c’è nulla di nuovo?.. Sarà una faccenda seria per la nuova impresa, il trovare degli artisti buoni. In somma vedremo.

Tante cose alla famiglia Ricordi, ed ama il tuo

aff. amico

Carlo Pedrotti

(indirizzo)

Sig.^r E. Tornaghi

Presso l’editore

Sig.^r Tito Ricordi

Milano