Verona 16 Settembre 1873
Caro Tornaghi
Pregoti spedirmi a mezzo ferrovia il Guglielmo Tell per piano forte e Canto in piccolo formato, cioè coll’edizione economica, e poi uniscivi anche l’Aida di Verdi. Abbi la compiacenza di mettere l’importo alla mia partita.
A proposito dell’Aida; sento che Corti vuol darla a Torino l’anno prossimo, cioè nella stagione 1874-75; bada ad una cosa; l’anno scorso nella Forza del destino ci aveva messo N 100 Coristi, in questo anno sento che vuol fare una diminuzione.
Sappiti quindi regolare, senza compromettermi, obbligando l’impresa di mettervi i cento Coristi, e colle seconde parti di piena soddisfazione dell’Editore, giacché ogni anno ce [sic] sempre da litigare con queste benedette parti secondarie. È vero che abbiamo tutto il tempo, ma in ogni modo sta bene che tu sia avvertito.
I bagni di Levico, ed un po’ di vacanza mi hanno rimesso del tutto in salute, ed ora sto benissimo.
Ricordami tanto a Giulio, Tito, e le Signore.
Ricevi un’affettuosa stretta di mano dal
tuo amico
Carlo Pedrotti
[Nota di altra mano]
E. 26/9 73