R. Istituto Musicale
LUIGI CHERUBINI
FIRENZE
Via dei Serragli 109
27 ott. 921
Egregi Signori,
rispondo alla Loro cortese lettera del 26 corrente. Quando scrissi che per le didascalie conveniva attenersi a quelle del libretto intendevo riferirmi particolarmente alla descrizione della scena, in principio di ogni atto, che su la partitura, e quindi sulla riduzione per canto e pianof., era stata riportata incompleta.
Riguardo alle didascalie intromesse nel dialogo penso sia opportuno mantenere nello spartito quelle che vi si trovano, tratte dalla partitura. Potranno servire a chiarire l’assieme: e d’altra parte non sono numerose. Nel libretto qualcosa potrà essere omesso.
Rimanderò con la maggiore sollecitudine concessami dagli esami in cui sono ingolfato le bozze di stampa del libretto, rivedute e corrette.
Intanto prego Loro vivamente di voler far avere una copia del libretto alla Signora Tess: e quando più presto sia possibile anche una copia delle scene dell’opera in cui ha parte Jaéle. Se la Signora Tess non verrà a studiare qui con me la sua parte nel mese di novembre io non potrò affatto rispondere di lei.
Il Parravicini e il Rovescalli, stanno lavorando ai bozzetti delle scene? E chi interpreterà e canterà Sisera? Il Piccaluga o il Marini?
Sarà necessaria, ed opportuna, una mia corsa a Milano prima della metà di dicembre? o prima? o più tardi?
Vogliano gradire intanto i più distinti e cordiali saluti dal Loro dev.
Ildebrando Pizzetti