Firenze, Via de’ Serragli 109
9 marzo 1922
Egregio e caro Comm. Clausetti,
grazie della Sua cartolina che ho ricevuto dianzi. E insieme ho ricevuto una lettera di Guido Gatti che mi scrive aver udito dire a Milano che Dèbora e Jaéle non andrà in scena prima del 20 – 25 aprile. È vero? Sarebbe, mi pare, una vera sfortuna, per l’opera! E poi, non sarebbe allora troppo presto, per me, andare a Milano sugli ultimi di marzo, come mi ha consigliato l’Ing. Scandiani?
Le scrivo in tutta confidenza, e questa è una lettera personale. La prego, veda, se possibile, e pur che non venga menomamente mancato di riguardo al M.° Toscanini, veda se la rappresentazione dell’opera può essere anticipata.
Perdoni la fretta. Da ieri mi sento poco bene, sono stanco e debole tanto che non mi riesce quasi di tenere la penna in mano.
I più cordiali saluti dal Suo
Ildebrando Pizzetti