Sacco 8 nov. 1919.

Carissimo sig. Renzo - contemporaneamente alla vostra gent^ma del 6 ricevo infatti dall'agente sig. Indelicato l'invito di dirigere Francesca a Trieste. Vi confesso che sono un po’ contrariato dal fatto che il M^o La Rotella non sia libero, come mi faceva sperare l'amico Clausetti, per ad[d]ossarsi il peso della concertazione di Francesca. Dirigere qualche recita è il meno: il più è rappresentato dal lavoro delle prove, non indifferente trattandosi dei 5 atti di Francesca. E voi potete credere che il dirigere, fino ad ora, ha voluto dire per me un enorme passivo di fatica di tempo e di denaro. È per questo che con l'impresa di Trieste vengo a patti chiari: acconsento al suo invito ma chiedo cinque recite assicurate a mille lire per recita. Non se l'abbia a male l'impresa triestina ma finora in tutti i teatri dove sono passato non ho trovato un impresario che mi abbia inden[n]izzato di una colazione. Non mi sembra di essere esagerato. Volete essere tanto gentile di farmi da... agente e trattare per me? lascierò poi alla ditta Ricordi una grossa percentuale!!

Clausetti mi scrive da Roma la decisione presa di non dare la Via della finestra a Firenze; ed io dico amen volentieri visto le buone ragioni che hanno consigliato questo proposito. sarebbe utile sapere il giorno preciso dell'andata in scena della Via a Roma poiché non vorrei, impegnandomi a Trieste, trovarmi nella condizione di non poter assistere a questa première. Vi prego di informarmi. E ancora a proposito di Trieste volete sapermi dire chi saranno gli interpreti di Malatestino e Gianciotto? Attendo una vostra risposta e non rispondo nemeno al sig. Indelicato certo come sono che voi gentilmente mi leverete questa noia di trattare un simile affare.

Gradite i miei ringraziamenti e i saluti di mia moglie e un'affettuosa stretta di mano dal vostro

aff^mo Zandonai