Sacco 25 luglio 1920

Caro Clausetti - grazie della vostra lettera e della cartolina che l'ha preceduta. Mi compiaccio che Adami sa entrato nelle idee dell'amico Nicolino, idee veramente acute, logiche e maturate, e spero che a quest'ora siate riuscito a rintracciare il Rossato. Una volta che i miei librettisti fossero d'accordo sulla nuova costruzione dell'atto 2o di Giulietta e sulle piccole varianti dell'atto 1o riterrei necessario un abboccamento, come vi ho scritto, che dovrebbe aver luogo al più presto per avvantaggiarsi poi sul lavoro concreto. I veronesi mi stringono da tutte le parti e il sindaco Zanella ha già parlato in consiglio comunale del progetto Giulietta per l'anno venturo, da parte mia, però, non esiste ancora impegno di sorta e mi guarderei bene dall'impegnarmi senza una certa sicurezza di poter mantenere poi i patti. Tuttavia siccome il progetto è bello e vantaggioso non ritengo il caso di respingerlo a priori ma io credo che la sua attuazione dipenderà in gran parte dal lavoro dei nostri librettisti: se costoro mi metteranno presto nelle condizioni di riprendere l'opera il sogno dei buoni veronesi potrebbe senza sforzo essere tradotto in realtà. Mi raccomando, quindi, a voi, caro don Carluccio: usate tutti i mezzi possibili per ottenere da Rossato e Adami un lavoro sollecito e ben fatto.
Io andrò a Pesaro alla fine di questa settimana ma non mi è possibile di passare da Milano perché viaggerò con cani, fucili e altri arnesi venatori. Ma l'Adami o il Rossato (inter nos preferirei quest'ultimo) potrebbe far subito una scappata colà dove mi troverebbe pronto a trattare sul nostro argomento. C’è di più: Nicolino verrà a Pesaro a trovarmi per un giorno o due proprio ai primissimi d'agosto, sicché potrebbe partecipare anch'egli alla nostra discussione.-
Vi ringrazio delle informazioni sulla violinista Senatra. Proprio ieri mi ha scritto il marito di questa artista per ottenere il permesso di esecuzione del mio Concerto a Berlino. Viceversa c’è il Serato che si è già impegnato ad eseguirlo,a Berlino, nell'autunno prossimo. Vuol dire che la Senatra potrà far conoscere quel mio pezzo in altre città della Germania e dalla duplice interpretazione di questi due artisti, ben quotati colà, ne deriverà a noi un maggiore vantaggio.- Occorrerà però, caro Clausetti, che il materiale orchestrale non venga a mancare all'ultimo momento; come pure occorre che l'edizione del Concerto sia pronta al più presto per poter far studiare questi concertisti sopra l'edizione definitiva. Anche per questo mi raccomando caldamente a voi.- Ho ricevuto la bozza d stampa della riduzione per violino e pianoforte. Ora che l'incisione è fatta non occorrerà molto per averla pronta e se fra non molti giorni voi mi poteste far spedire altre due o tre bozze le potrei distribuire al Serato, alla Senatra e al Principe di Pesaro, altro ottimo esecutore per l'Italia che ambisce di suonare quel mio lavoro.-
E per parlare di Pesaro vi dirò (ma lo saprete già) che il Rossini si aprirà con l'Iris, direttore Amilcare Zanella. Nel progetto assieme all'Iris era stabilita Conchita e mi è stato chiesto se avrei accettato di dirigerla personalmente. Ho creduto bene, però, di rifiutare visto che le masse orchestrali e corali, composte di elementi tutti pesaresi, non mi davano un grande affidamento. Spero che quell'impresa non si sia fitta in capo di far dirigere anche Conchita al direttore del liceo Rossini nel quale caso dovrei pregarvi nell'interesse mio e vostro di rifiutare la concessione dell'opera.
Avete più saputo nulla della Scavizzi? Qualche giorno fa quell'artista mi ha scritto esternandomi il desiderio di venire a Sacco a farmi sentire la parte di Francesca. Ho risposto che senz'altro l'attendevo. Non si è più fatta viva. Se mai vi capitasse di vederla, o aveste mezzo di telefonarle, avvertitela che dopo questa settimana la mia dimora è Pesaro.
E per oggi basta, caro don Carluccio. Spero di leggervi presto e di sapere la decisione circa il mio abboccamento con uno dei nostri librettisti -
Mia moglie vi saluta. Ricordatemi all'amico Valcarenghi e abbiatevi tante cose affettuose dal vostro
affmo Zandonai

Transcription by Diego Cescotti - Biblioteca Civica di Rovereto
Named people
Giuseppe Adami

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 180 X 132 mm

Letter name LLET015473