Sacco 18 nov. 1920

Caro amico - grazie della vostra gentma del 9 corr. Vi avverto che ho combinato definitivamente l'affare S. Carlo di Napoli e Massimo di Palermo. Ho dato anche pel S. Carlo il mio acconsentimento per la scrittura del tenore di Bernardo che conosciuto lo scorso anno al Verdi di Trieste mi è sembrato avesse, oltre alla bella figura, qualità non disprezzabili di artista e di cantante. Che volete, nella penuria in cui ci troviamo di tenori, non credo mal fatto tentare qualche elemento anche se non è straordinario purché dia un serio affidamento di correttezza come cantante e di efficacia scenica come attore. È vero che in questa occasione si tratta del S. Carlo; ma a rigore di importanza io non conosco in Italia che un solo tenore degno di cantare su quelle scene: Pertile. Comunque io reclamerò dall'impresa Laganà il diritto di sentire il di Bernardo nella parte di Paolo appena questi l'abbia studiata. Voi assecondatemi in questa mia richiesta.-
Di Bari non ho più saputo nulla perché il sig. Quaranta non si è ancora fatto vivo. Non vorrei che egli rinunziasse all'opera come ha rinunziato all'autore... Questo mi dispiacerebbe, non pel resto poiché come vi ho già scritto Giulkietta ne guadagnerebbe...(*)
Oggi intanto posso dirvi che il primo atto è al completo anche come musica. Occorre ora che Rossato mi mandi al più presto l'atto 2o. Mi raccomando caldamente a voi acciò facciate da efficace svegliarino col mio illustre librettista. Vi avverto che da lunedì 22 corr. io sarò a Pesaro. Per qualunque cosa vi prego di indirizzare colà.
Gradite i saluti di mia moglie e l'affettuosa stretta di mano del vostro affmo
Zandonai

E il “Concerto romantico” è pronto come edizione per Violino e Piano? io ho sempre atteso le copie promesse...

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(*) A fianco di quest'ultimo capoverso si trovano delle cifre allineate.