Sacco 6 agosto 1921

Carissimo don Carluccio - grazie della vostra risposta. Ho preso, dunque, una solenne cantonata con Mantova e la ragione è appunto quello [recte: quella] che il conto semestrale del gennaio passato l'ho a Pesaro. Che peccato che i ragionieri della ditta Ricordi siano così esatti!!!
La vostra visita, caro amico, mi avrebbe fatto un'enorme piacere. Vi confesso che fino ad ora io stesso non l'ho provocata perché le mie forze non mi avrebbero permesso di farvi sentire al pianioforte l'atto 2o di Giulietta - Appena adesso comincio a suonicchiare ma con molta cautela. Però, visto che la mia salute progredisce di giorno in giorno[,] ritengo che fra non molto sarò in grado che [recte: di] sopportare le fatiche del pianoforte senza economie di forze.- Don Carluccio caro, abbiate pazienza ancora qualche giorno!!-
Vi mando intanto la partitura del 1o atto, completa, a mezzo del mio amico Ing. Guido Monauni di Rovereto.
Vi sarei grato se mi mandaste un cenno di ricevuta magari telegrafico perché per quanto la persona alla quale affido il manoscritto sia di una serietà a tutta prova, sarò felice quando apprenderò che la partitura è arrivata nelle vostre mani.
Per la riduzione per Canto e Piano siamo d'accordo sul Calusio che mi sembra tanto bravo e diligente. Egli, anzi, aspetta lavoro.
In fretta vi saluto anche a nome di mia moglie e vi mando un abbraccio di cuore.
Vostro affmo Zandonai