Sacco 21 ott. 1923.

Carissimo Don Carluccio - prima di tutto augurî per il vostro disturbo. Comprendo quanto vi secchi in questo periodo di attività per il teatro. Ma vedrete che poi scomparirà quando meno ve lo pensate.- Mia moglie comincia ora a stare proprio benino ma poiché qualche cruccio ci dev'essere sempre nella vita da ieri ho mio padre infermo. Speriamo che egli – data la sua erculea costituzione – possa rimettersi presto. Ma intanto sono molto turbaqto! Meno male che il 2o atto dei “Cavalieri[”] è finito e ritoccato!...

Parliamo ora di cose nostre. Io e Indelicato ci siamo lasciati in via molto amichevole - Del resto un vero contratto con date fisse fra noi non esisteva. L'agente, però, aveva subodorato da un pezzo il mio desiderio di libertà, quindi non poteva supporre che questa separazione fosse dovuta anche in parte alla sua minaccia di guerra verso la ditta Ricordi. C'è stato poi fra me e lui – sempre in termini molto amichevoli – uno scambio di lettere per la pubblicazione fatta nel suo giornaletto. Mi sembra di aver capito che il movente di questa sua stupida guerra sia l'interesse: egli parla di noli esagerati per le opere vecchie e anche di una mediazione mancata per la stagione dello scorso anno al Cairo. In fondo fa un sacco di chiacchiere che non ribattono affatto i miei argomenti monto [recte: molto] pratici. Dato il tipo, non credo di essere riuscito a persuaderlo dell'assurdità e ingiustizia della sua lotta perché a questo mondo la cosa più difficile è appunto quella di convincere chi ha torto...; ma ho l'impressione che il tono sereno delle mie lettere lo abbia un po’ smussato. Ve ne fa fede questa lettera che ho ricevuto oggi e nella quale egli si raccomanda a me e alla ditta Ricordi per dei suoi rappresentati. Non lo credo poi infame al punto di ricambiare poi con dei cazzotti, nel qual caso comincieremo anche noi a cazzottarlo... Se voi ditta volete tener conto del suo contenuto ad onta di tutto a voi non costerà poi molto trattandosi di raccomandare artisti di serio valore ma sopratutto procurerete a me – in questo caso – un'arma che mi potrebbe essere utile per difendervi domani... Da questa lettera – che qui vi unisco(*) – potete anche constatare che io e Indelicato non ci siamo lasciati nemici... forse perché egli ha più bisogno di me di quello che io non abbia di lui.

Affare Napoli.- Laganà mi fa sapere da Giorgi – al quale anzi rispondo oggi stesso – che egli sarebbe contentissimo di dare “Francesca” qualora io potessi suggerirgli una compagnia di non grande prezzo che equivalga quella che 3 anni or sono ebbe tanto successo nella mia opera al S. Carlo. La cosa mi sembra facile poiché allora all'infuori di Gilda Dalla Rizza non avevo un solo artista che fosse degno della sua parte cominciando dal Di Bernardo di buona memoria... Così ho creduto di suggerirgli qualche nome: la Scavizzi o la Lombardi-Arangio che – secondo me – potrebbe essere una magnifica Francesca; e il tenore Campioni e il baritono Maugeri. Tutti artisti che potrebbero essere ancora scritturati per l'aprile venturo. Quindi –caro don Carluccio – una volta appianata la vostra quistione col negriero del S. Carlo – credo che trattando per la Via d. f. potreste trattare anche per Francesca presentando ora la cosa in sé stessa meno difficoltà di quello che sembrava fino a ieri.- La verità è che Laganà si trova un po’ a terra coi direttori ed io gli potrei fare buon gioco.- Ora poi non ci sarebbe nemmeno Palermo in mezzo ad intralciare le date.- Ma per Torino la mia direzione è fissata? non ne ho più saputo nulla.-

Due giorni fa ebbi lettera da Ragazzini il quale mi propone di dirigere Giulietta in Ancona nel novembre. Ho risposto che in massima accetto.-

Sono molto lieto del vostro viaggio a Parigi e Bruxelles tanto più che se si combinasse questa Giulietta in Ancona difficilmente io potrei arrivare fin là... Ma la vostra presenza mi rende così tranquillo come se ci andassi io stesso. Di questo vostro viaggio ve ne sarei sommamente grato!-

E basta per oggi.- Attendo vostre notizie – o personali <–>o ufficiali – appena avrete concluso qualche cosa. Da parte mia vi terrò informato qualora da Napoli mi giungesse qualche nuova interessante.

In fretta vi saluto e abbraccio – pregandovi d ricordarmi a tutti i vostri cari e di gradire tante cose dalla mia famiglia e specie da mia moglie. Vostro

aff Riccardo

---------

(*) Documento non reperito.

Transcription by Diego Cescotti - Biblioteca Civica di Rovereto

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 2
Size 185 X 140 mm

Letter name LLET015561