Sacco 13 nov. 1923.

Caro amico - ebbi qualche giorno fa la lettera della ditta in relazione con l’affare di Torino. Non ho risposto perché l’amico Nicolino mi fece sapere che voi avreste riscritto all’impresa del Regio per avere una risposta decisiva. Per questo affare sono dunque ancora in attesa.
Giulietta in Ancona è definitivamente combinata ed io vorrei poter esperimentare colà le piccole varianti che avevo apportato all’opera. Vi pregherei, quindi, di farmi spedire – o meglio di spedire a quel teatro – il materiale ordinato secondo le mie ultime disposizioni, che ritengo pronto da un pezzo. La piazza si presta all’esperimento.-
In questi giorni sono stato in trattative – data la malattia di Guarnieri – per andare a dirigere Francesca al Comunale di Bologna. Speravo che in Ancona le prove cominciassero più tardi tanto da poter concertare Francesca e dirigerne almeno due o tre recite. Invece da un telegramma di Ragazzini apprendo che le prove di Giulietta comincieranno prestissimo tanto che a Bologna ho dovuto rinunciare. Francesca, così, sarà diretta dal giovane Mo Terni, che al Comunale ha già avuto successo col Falstaff e Walkiria e che tre anni or sono concertò e diresse pure la mia opera a Verona (Teatro Nuovo).
Dal nostro amico Clausetti ho appreso il grande successo di Francesca a Bruxelles. La notizia mi ha procurato grande piacere anche perché spero che a poco a poco vada spianandosi la via di Parigi.
Mio padre sta meglio ed io lascierò Sacco per Pesaro in fine di settimana.
Abbiatevi i saluti miei e di mia moglie, per voi e per tutti i vostri cari e un’affettuosa stretta di mano dal vostro
aff^moZandonai