Pesaro, 8 sett. 1927.
Carissimo don Carluccio - spedisco a voi personalmente un rotolino di musica che a vostra volta passerete alle officine: è un nuovo finale del 1o atto di Giuliano; non vi spaventate si tratta di 23 battute soltanto da sostituire alle ultime 18 del vecchio finale. Dopo un certo travaglio di coscienza ho sentito che questa modificazione era necessaria. Siatemi tanto gentile di dare voi le necessarie disposizioni alla copisteria ed agli incisori. E grazie!-
L'istrumentale dell'atto 2o è finito già da due o tre giorni: ma non ve lo posso spedire perché mi occorre per la riduzione per Canto e piano che. però, sarà fatta fra poco.-
Avete visto che nel cartellone di Bologna c'è inclusa Conchita. Mi sono già impegnato di dirigerla, in novembre. E Stoccolma? Mah! D'altra parte come posso rinunziare a tutti gli impegni per aspettare i Sigri svedesi così stitici nelle loro decisioni? Se potremo conciliare tutto tanto meglio; altrimenti rimanderemo i Cavalieri svedesi all'anno prossimo.- Sarò a Sacco fra due giorni. Per qualunque cosa vi prego di scrivermi colà e di avvertire alla copisteria per le prossime bozze.
Vi riscriverò presto. Saluti da mia moglie anche per tutti i vostri cari. Un abbraccio a voi dal vostro
affmo Riccardo