[Padova], 14 febbr. 1930

Carissimo Don Carluccio - l'amico Nicolino vi avrà messo al corrente della situazione Conchita al Reale. Marinuzzi mi ha telegrafato i suoi dubbî sulla validità della sig^na Torri proponendo come eventuale cambio la Tess. Io non conosco abbastanza la prima per potermi associare ai dubbî di quel direttore d'orchestra, e non so immaginare quello che potrebbe dare la seconda, che pure è nota favorevolmente come interprete di Salomè, Debora e altre opere.- Prevedo che prima del 20 corr. non potrò spostarmi da Padova e Marinuzzi dovrà certamente prendere una decisione proprio in questi venturi prossimi giorni.- So che voi dovete passare da Roma e vi prego caldamente di passare al Teatro Reale e di rendervi conto personalmente della preparazione di Conchita e dei dubbî di Marinuzzi circa l'interprete dell'opera, non trascurando, se occorre, di essere severo nei vostri giudizî anche a costo di far ritardare l'andata in scena del mio lavoro; il quale ripresentato a Roma dopo tanti anni assume l'importanza di una vera novità.- Vi prego inoltre di farmi note le vostre decisioni e di informarmi del giorno preciso fissato per l'andata in scena.-
Spero che i miei impegni qui, a Padova, finiscano in modo da permettermi di assistere almeno alle ultimissime prove dell'opera.-
Qui Francesca va abbastanza bene anche con e incassi. Fra gli artisti vi segnalo una giovane cantante americana protagonista dell'opera, che ha al suo attivo una bella figura, una <voce> bella voce e un discreto temperamento. Quando si sarà equilibrata nella parte potrò essere una ottima interprete della mia opera.-
Ebbi la vostra gradita lettera, giorni sono, e ve ne ringrazio.
Vi saluto affettuosamente assieme a Nicolino, in attesa di notizie tranquillanti. Vostro
aff^mo Riccardo