Spett. Ditta Ricordi
        Milano
So da Indelicato – che vidi a Bergamo, qualche giorno fa – che il sig. Gallo, impresario d'America, ha intenzione di chiedervi Conchita per un film sonoro. L'opera si presterebbe magnificamente allo scopo e, poiché troppo poco si rappresenta, pur essendo conosciuta al pari di Francesca – l'opera mia più popolare – io sarei molto favorevole all'idea di proiettarla in un film e ottenere così – oltre all'affare finanziario – la popolarizzazione di quel mio lavoro ingiustamente lasciato a dormire dai direttori dei grandi teatri e dagli impresarî che gestiscono i piccoli.- L'agente Indelicato, che dovrebbe trattare l'affare in parola, era preoccupato dal solo timore che voi, ditta, spaventaste il Gallo con una richiesta troppo forte di diritti d'autore; ed io, per tranquillarlo, ho promesso che vi avrei scritto per dirvi che vedrei favorevolmente la cosa e per pregarvi di aiutare la concretazione dell'affare con delle ragionevoli pretese.- E questo faccio non con l'idea di permettermi un consiglio poiché io non so nemmeno se voi siete o non siete favorevoli ai moderni mezzi di divulgazione dell'arte mentre è certo che la vostra esperienza in simile genere di affari è assai più forte della mia, ma soltanto per prepararvi, più o meno favorevolmente, alla visita che Indelicato mi farà nei venturi giorni. Data la miseria che regna oggi nei nostri teatri, mi sembra che qualunque affare valga la pena di essere vagliato.-
Niente altro.
Abbiatevi i miei affettuosi saluti e credetemi vostro
aff^mo R. Zandonai

Pesaro, 10 sett. 1930.