Pesaro 26 decem. 1930

Carissimo don Carluccio - vi ringrazio assieme all'amico comm. Renzo della vostra lettera e della spedizione sollecita da voi ordinata per il materiale delle “Dolomiti” a Palermo. Non se voi siete informati che il 23 3 il 25 gennajo dirigerò a Milano due concerti orchestrali per il Sindacato orchestrale milanese. Nei miei programmi – composti di musica classica e di parecchie mie composizioni – ho incluso il Prologo di Giuliano al completo, cioè con cori e tenore. Io sono molto lieto che il sindacato abbia accettato questa mia composizione che, naturalmente, data la sua complessità rappresenta per esso un certo sforzo finanziario. Sono convinto anche che il Prologo dell'ultima mia opera guadagni quasi nell'effetto sul pubblico, eseguito come oratorio, senza la visione scenica che generalmente rimpicciolisce la concezione degli autori per le sue inevitabili imperfezioni; e mi lusingo che il successo pieno non mancherà alla composizione costruita su solide basi sinfoniche. Spero che questa esecuzione non dispiaccia neppure a voi dal momento che il massimo Teatro milanese – mentre sta cercando attraverso commissioni e concorsi i capolavori che non esistono... – nega a me, a cui spetterebbe sacrosantamente il diritto di far conoscere i miei lavori, il bene di presentare al suo pubblico i frutti delle mie oneste e coscienti fatiche.
Partirò dopodomani per Palermo. Se mi invierete colà – all'Hôtel delle Palme – una vostra riga ve ne sarò gratissimo.-
Gradite ancora gli augurî affettuosi del vostro
aff^mo Zandonai