[Pesaro *. 6. 1941](*)

Ai Sig^ri Gerenti della Ditta G. Ricordi e C.
            Milano
Cari Amici - la vostra lettera graditissima mi ha confermato le buone notizie che l'amico dott. Pagano mi ha comunicato da Lipsia; anzi posso dirvi oggi che l'invito ufficiale di dirigere Giulietta a Dortmund nel prossimo gennaio, mi è già arrivato, invito che accetterò senz'altro memore della viva e cordialissima ospitalità che io ebbi da quella città due anni or sono quando diressi colà Francesca. Ma comprendo che più importanti di questa esecuzione di Giulietta sono quelle della Farsa amorosa a Berlino e della Francesca a Dresda, epperò mi metterò d'accordo col vostro Rappresentante per poter effettuare una mia scappata nel Reich in occasione di questi due battesimi.-
Sono più che felice intanto che le mie opere – anche in questi difficili momenti – possano piazzarsi al dilà dei confini d'Italia e nei teatri maggiori della Germania.-
Ho finito in questi giorni la riduzione e la revisione di Gazza ladra di Rossini: che, salvo imprevisti, conto di riesumare nel prossimo agosto sulle scene del Teatrino del Conservatorio con una esecuzione di prim'ordine alla presenza di parecchie personalità romane che già mi hanno assicurato il loro intervento.- Il mio lavoro non è stato facile ma ho ferma fede che ora la vecchia opera rossiniana – ridotta a proporzioni snellissime, sfrondata delle sue mille ripetizioni inutili e aggiornata con l'intento di mettere in luce soltanto le magnifiche pagine che essa contiene e dalla [recte: dalle] quali risulta palese e chiara l'influenza esercitata su tutto l'800 dal genio del Cigno pesarese, – giungerà al pubblico come una gradita sorpresa e forse tale da riprendere vita nel giro del teatro contemporaneo. Epperò le fatiche che mi sono assunto non mi pesano.
E niente altro per oggi.
Vogliate gradire il saluto affettuoso del vostro
aff^mo Zandonai

(*) La data è dedotta dalla risposta, indicata in un giorno imprecisato [= illeggibile] del mese di giugno.