Pesaro 11 luglio 1941. XIX

Ai Sig.^ri Gerenti della Ditta G. Ricordi e C.
            Milano
Cari Amici - vi ho fatto spedire dal Conservatorio le 4 partiture della Gazza ladra di Rossini, che ora più non mi servono, e ancora vi ringrazio della vostra gentilezza che mi ha dato modo di poter lavorare alla fonte autentica per il rifacimento e adattamento dell'opera rossiniana che vedrà la luce della ribalta – dopo oltre 90 anni di forse ingiusto oblio – la sera del 19 agosto prossimo. Inutile dirvi che per l'occasione, che sarà importante per la presenza di parecchie personalità dell'arte e dei Ministeri, una vostra scappata quì mi sarebbe molto gradita. A tempo opportuno riceverete anche un invito ufficiale dalle Autorità pesaresi. Ritengo che il sacrifizio del viaggio vi sarebbe compensato dal piacere di conoscere il lavoro rossiniano che, secondo il mio parere, ha ancora in sé tanta vivezza da poter interessare e divertire.-
Vi sarò grato di un cenno di ricevuta delle partiture speditevi per mia tranquillità d'animo.-
Gradite il saluto affettuoso del vostro
aff^mo Zandonai(*)

(*) Manda lo spartito di cto e pfte [scritta sottostante del ricevente]