Milano, 25. Genn° 1876

Sgr G. Tamplini

  a Londra

Amico carissimo

Rispondo immediatamente alla gradita vostra del 22. corr[en]te.

Come vi ho scritto colla mia del 21. corr[en]te io aspettava a rispondere alle precedenti vostre in punto all'affare dello Stabilimento per aver tempo di fare gli opportuni calcoli e darvi schiarimenti possibilmente esatti.

Visto ora quanto mi scrivete colla sudd^a ultima vostra vi dirò che, sempre per l'unico scopo di passare gli ultimi anni della mia vita in riposo, cioè senza i pensieri e le occupazioni che richiedono gli affari, io sarei disposto a cedere e vendere tutto il mio Stabilimento esistente quì [sic] in Milano e nelle case figliali [sic] di Firenze, Roma Napoli e Londra, mantenendomi se occorre una porzione del capitale, per esempio una sesta parte del medesimo in società coll'acquirente, oppure in azione o caratura come vogliasi dire, e ciò o per sempre, od anche per un certo numero d'anni, come si stabilirebbe col compratore. Desidererei poi che si tenessero impiegati ancora, almeno i principali individui che vi sono impiegati attualmente, e ben inteso sino a tanto che non avvenissero cause di demerito, e specialmente poi desidererei che vi fossero ancora impiegati quei miei figli che hanno attualmente un'impiego [sic] nel d.° Stabilimento, ed in ogni caso, sarebbe condizione sine qua non che fosse conservato alla Direzione, specialmente quella Tecnica ed Artistica, il mio figlio Giulio. Ciò, come ebbi già a dirvi, sarebbe del massimo interesse del compratore, poiché ness'un [sic] altri al mondo potrebbe supplire il d.° mio figlio maggiore, che è nato per così dire in mezzo a questa Azienda, ha tanta attività e talento, e colla sua lunga esperienza e pratica, specialmente dal punto di vista d'uno Stabilimento in Italia, non sarebbe possibile averne uno che l'uguagliasse. Ciò vorrei anche pel bene dello Stabilimento stesso, che in qualunque mani avesse a passare, vorrei pure che continuasse a prosperare e mantenere le sue gloriose tradizioni. Ben inteso che il compratore o Socio che fosse, potrebbe sempre mettere all'Amministrazione quella persona di sua fiducia che reputasse meglio a dirigere e sorvegliare i suoi interessi.

Ciò premesso, voi potreste fare comprendere l'importanza del mio Stabilimento, mostrando a chi potesse aspirarvi, il nuovo mio Gran Catalogo (nell'ultima spedizione ve ne ho fatto spedir mandare un'altra copia); del qual Gran Catalogo è ora uscito già un bel Supplemento. Vi s Dando una scorsa a questo Catalogo si può già comprendere che trattasi del più grande Stabilimento musicale che esista.

Un'idea anche dell'importanza del mio Stabilimento, si può averla dalla lettura dello stampato che vi unisco: Questo stampato non è che una prova (ossia abozzo [sic] di stampa) d'un Programma che accompagna le edizioni che manderemo all'esposizione di Filadelfia. Venendo poi nel campo delle cifre, vi dirò che facendo un' Inventario [sic] generale, e calcolando al minimo prezzo tutti i valori delle materie (per es: al 90 per % di sconto la musica a lordi), le lastre incise (planches), gli attrezzi, le Macchine, i mobili ecc ecc, ed aggiungendo a tutto questo materiale la Rendita delle proprietà, e diritti di Rappresentazione ecc, si può calcolare che si riescirà ad una somma di circa Due/milioni di lire italiane, anche senza calcolare il prezzo del così detto Avviamento come si usa calcolare nella vendita, di tutti i Negozj. Devesi rimarcare poi la Raccolta straordinaria degli Autografi che ha un valore grandissimo che va sempre aumentando col progredire degli anni. Naturalmente trattandosi di vendita, e il compratore dovendo fare i suoi calcoli, non tanto sul risultato d'un Inventario, anche calcolato a prezzi bassi, quanto sulla Rendita, dirò che questa varia a norma delle annate più o meno fortunate; e così per es: vi furono annate che produssero circa Lire 150,000 – di Rendita netta, altre solamente 120,000 = ma sempre più di 100/mila, e facendo la media per es:  sopra quattro anni, si hanno circa 134/mila lire di Rendita netta. Ora dunque io mi accontenterei d'un Capitale che al 5% mi rendesse solo lire 75/mila = equivalenti a circa 3/mila lire sterline, anzi meno in causa della diversità della valuta.

Come vedete in ogni modo trattasi di una somma vistosa che una persona o Ditta sola, forse non potrebbe fornirmi, ed è per questo che vi aveva scritto di associare diversi individui, formando per così dire una Società, e si potrebbe fissare delle carature, per es: di 10/mila lire sterline cadauna, ed io ne riterrei una in società; o se si credesse necessario di formare delle carature o quote di minor somma, si potrebbero allora fissare a 5/mila sterlne cadauna ed allora me ne riterrei due per me. Mi pare che complessivamente ci vorrebbe un Capitale di 57/mila lire sterline all'incirca, delle quali dunque mi si dovrebbero pagare 47/mila, lasciando io in società le rimanenti 10/mila.

Naturalmente non pretenderei che tutta la somma delle 47/mila St.e mi venisse pagata subito, si potrebbe dividere la somma in 3 Rate, per es. 30/mila, alla firma del Contratto, 10/mila un'anno [sic] dopo, e 7/mila un'altro [sic] anno dopo. Dalla Rendita si preleverebbero gli interessi del 5% devoluto a ciascun creditore, al quale spetterebbe altresì la sua porzione di Rendita a norma del Capitale sborsato ecc ecc.

Questo che vi espongo non è che un progetto per darvi un'idea della cosa, quale progetto naturalmente se avesse probabilità di riescita, andrebbe discusso e perfezionato.

Voi dunque potete regolarvi, e frattanto, almeno sino a che non sianvi fondate supposizioni di poter concludere, vi pregherei a non trattarne in mio nome diretto, ma a fare, come mi accennate, come se fosse un vostro calcolo, formato però sopra i dati che conoscete ecc ecc.

Capirete anche voi il motivo della mia riserva e prudenza, che è fondata massimamente su questo, che non vorrei cioè far conoscere troppo i miei interessi, quando tutto ciò avesse a riescire affatto inutile.

S'intende che se vi occorreranno schiarimenti, sarò pronto a fornirveli.

Intanto aggradite in ogni modo i sensi della mia gratitudine

                                                                                                                 il vs aff^mo amico

                                                                                                                 Tito Ricordi