Milano, 8 Giugno 1877
Carissimo Tamplini.
Due righe confidenziali perché mi credo in obbligo di farlo per riguardo a voi.
Quando foste a Milano avrete di certo osservato fra di voi come io poco mi occupassi di tutti i bei progetti intorno a codesta casa di Londra, e forse forse avrete biasimato la mia condotta.
Ma, caro Tamplini, conosco tutti i miei polli: tutti vi dico, ed io sapevo già che la venuta di mio fratello costì non avrebbe avuto luogo! . . . Se in fondo in fondo è una fortuna per voi, perché vi liberate da un empiastro!! . . me ne spiace per la cosa in se stessa, e perché ciò conferma quanto ebbi ad esporvi a Londra: certo si è che tutt'assieme fu una buffonata, per cui sono contento di non avervi preso parte. Né credo che l'annunciato arrivo per un'altro [sic] \anno/ avrà luogo! . . . e ciò per la soverchia bontà di mio padre, e la colpevole condiscendenza di mia madre!
Fatto questo sfogo, vi dirò che ricevo ora grata vs. 6 corr/: e che se potrò trovare un libretto come desiderate pel Sigr. Profili glie lo manderò.
Intanto di fretta cordialissimi saluti
dal V° Aff
Giulio Ricordi
Vi prego per l'acclusa
a Tosti.