5 dicembre 1950

Caro Maestro,

rispondo alla Sua gradita lettera del 28 scorso novembre.

Debbo innanzitutto dirLe che la comunicazione fattaLe dal Suo amico banchiere circa il valore del “peso” in confronto della “lira” non è esatta. Evidentemente il Suo amico deve essersi riferito a questo valore nel così chiamato mercato nero, ma siccome i diritti d’autore che saranno trasferiti a Lei, lo saranno a cambio libero ufficiale, il “cambio” è molto maggiore e si aggira oggi sulle 48 lire per ogni “peso” all’incirca. Come vede, quindi, la situazione non è così sconfortante come Le era stata dipinta.

Passando alla questione del noleggio materiale, come già scrittoLe anteriormente è impossibile far pagare al Colón più di [m&n.] 5.000. – per le prime quattro recite. Ho fatto del mio meglio per portare il livello a 6.000 pesos come Lei avrebbe desiderato ma, come prevedevo, senza successo.

Circa il pagamento sia del noleggio come dei diritti che Lei desidera Le sia fatto direttamente dalla Ricordi di Milano, sebbene questa forma è viabilissima, è preferibile, in difesa dei Suoi interessi, che tali diritti Le siano trasferiti direttamente da noi. E ciò perché mentre se glieli facciamo pervenire tramite la Ricordi di Milano, gli importi dovranno essere decurtati di un 30% corrispondenti a tasse sui redditi imponibili a una società commerciale; spedendoli direttamente a Lei tale tassa resta ridotta al solo 7%. Ad ogni modo, se Lei lo preferisce, sono disposto a procedere d’accordo al manifestato desiderio.

Mi spiace assai che il materiale di «Vanna Lupa» sia necessario in Italia sino alla fine di aprile, ciò che rende impossibile la sua utilizzazione per la stagione del Colón, salvo far approntare, come Lei indica, un nuovo materiale. Ma ciò rende la possibilità di rappresentare la «Vanna Lupa» a Buenos Aires assai remota poiché il Colón non accetterà mai di pagare 300.000 lire (pari a circa 6.000 pesos) per preparare tale materiale. Ci sono voluti degli sforzi per decidere il Colón – sempre un po’ restio alle novità – a includere in cartellone la Sua opera e, come potrà ben capire, il richiedergli il pagamento delle spese di preparazione del materiale implica il farlo desistere senz’altro dal metterla in iscena.

Resterebbe in tal caso da considerare la sostituzione di altra Sua opera. Ritengo pertanto che la miglior cosa sia che Lei scambi idee con il M^o Serafin per stabilire con lui la miglior soluzione al riguardo.

Nella speranza che tutto si potrà risolvere favorevolmente, voglio approfittare dell’occasione per far giungere a Lei e alla gentile Signora anche da parte di mia moglie i migliori auguri di buon Natale uniti ai più affettuosi saluti.

M° ILDEBRANDO PIZZETTI

Via Panama 62

ROMA