, 16 dicembre 1950

Caro Maestro,

ho il piacere di rivolgermi a Lei per incarico della rivista “ARS” di Buenos Aires, della quale per Sua conoscenza, Le ho fatto inviare in questi giorni – via mare – il numero speciale dedicato a Bach.

La stessa rivista ha deciso ora di associarsi degnamente alla celebrazione del cinquantesimo anniversario della morte di Giuseppe Verdi, pubblicando l’anno prossimo un numero totalmente dedicato alla vita ed all’opera del grande Maestro. In tale occasione, il Direttore della rivista, Signor Schlagmann, mi ha pregato di occuparmi della scelta del materiale che dovrà comporre questo numero speciale, e, poiché considero che soltanto a Lei dev’essere affidato l’articolo principale di tale pubblicazione, mi permetto di sollecitare la Sua preziosissima collaborazione a tale riguardo.

La prego pertanto di volermi far sapere se sarebbe disposto a inviare un articolo sul tema: “Giuseppe Verdi: l’uomo e l’artista”, o, eventualmente, su qualunque altro argomento di Sua scelta. Il compenso che “ARS” Le offrirebbe è di Pesos argentini 500, somma che al cambio attuale di trasferimento ufficiale equivale su per giù a Lire italiane 23.000.

Le sarò molto grato se, appena possibile, vorrà inviarmi una risposta al riguardo e La ringrazio fin d’ora per l’accoglienza che vorrà fare a tale proposta. L’articolo dovrebbe giungere a Buenos Aires a fine febbraio, e la sua estensione dovrà essere per lo meno di dieci pagine scritte a macchina.

Poiché desidererei richiedere la collaborazione anche di altri critici italiani che hanno realizzato seri studi verdiani, Le sarei molto grato se volesse inviarmi il Suo prezioso consiglio al riguardo: io penserei di chiedere a Carlo Gatti la redazione di un articolo sul tema: “Verdi ed i suoi librettisti”, e vorrei interessare per altri articoli Guido Pannain, Franco Abbiati e Massimo Mila. Prima però di scrivere loro, desidererei conoscere la Sua opinione in merito e vorrei mi comunicasse quali argomenti Le sembrano più adatti per essere proposti agli studiosi che Le ho nominato.

Con l’occasione desidero segnalarLe che in una udizione di musica contemporanea organizzata in Perù, e precisamente a Lima, dalla “Agrupación Espacio”, sono state eseguite le tre Sue canzoni per voce e quartetto di Archi.

Benché in ritardo mi associo con il più vivo sentimento di ammirazione e simpatia per Lei, ai festeggiamenti meritatissimi con i quali il mondo musicale italiano ha celebrato il Suo settantesimo compleanno.

Con i più vivi auguri per le prossime feste a Lei ed alla Signora Rirì, Le invio, caro Maestro, il mio più cordiale saluto.

Maestro ILDEBRANDO PIZZETTI

Via Panama 62

ROMA