Roma, il 5/III/[19]46.
caro amico,
vorrebbe aver la cortesia di mandarmi a Roma una delle due partiture gentilmente poste a mia disposizione del concerto il la minore di Vivaldi per due violini? Perché debbo mandarla subito in America, e si tratta di una buona occasione. Quella per Toscanini la darete voi direttamente a suo tempo. Grazie. Mi rallegro di aver trovato la Casa in pieno fervore di attività e sarò ben lieto di collaborare al nuovo catalogo didattico. Fra poco Le preciserò i lavori che ritengo di poter assumere.
Ho avuto il volume primo delle sonate di Mozart. Non avete il secondo? * Intanto comincerò a lavorare su queste. Ma mi occorrerebbe l’altro volume.
Mille care cose dal Suo vecchio
Casella
[Nota di Casella a penna, in calce alla lettera: * sbaglio – vedo che stanno assieme I e II!.].
[Sul margine superiore, a destra, a matita, di altra mano:] «spedita a Roma 1 partitura li 13/3/46
+ 2 li 15/3/46»].