IL GIORNALE DEL MATTINO

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONI

Roma, lì 12 febbraio 1946

Via del Tritone, 152

Signori G. Ricordi e C.

Via Berchet 2

Milano

Cari amici,

ho ricevuto la vostra gentilissima e gradita con la quale mi date assicurazione sulla partitura dei miei “Canti sella terra del nord”. Sono lieto che voi provvediate subito alle copiatura di essa e del materiale d’orchestra e vi ringrazio sentitamente. A questo proposito vi faccio presente che i "Canti” sono stati messi in programma dalle R.A.I., stazione di Torino, per il 26 aprile p.v.: conto perciò che alcuni giorni prima di dette date, partitura e parti di questo mio lavoro siano già approntate. Naturalmente vi autorizzo a slegare la partitura fotografata che vi ho fatto pervenire: essa rimarrà poi nei vostri archivi, non avendo più motivo di conservarla io. Parmi che così tutto vada per il meglio: finalmente.

Con busta a parte mi sono permesso inviarvi in visione la "Canzone di Cherubino” che ho scritto per il "Matrimonio di Figaro” di Beaumarchais. Detta canzone fa parte della musica che ho scritto per questa famosa commedia che qui a Roma – nell' edizione di Luchino Visconti e mia – ha riportato uno strepitoso successo. Ora lo spettacolo è a Milano ed avrei caro che qualcuno di voi l'andasse a vedere. Dopo Milano se ne avranno recitate in Svizzera – con la stessa compagnia – ed in altre città d’Italia per la durata di sei mesi. La “Canzone di Cherubino” - secondo l'indicazione di Beaumarchais – fu da me scritta prendendo lo spunto della delicatissima melodia francese del ‘700 “Malbroug [sic] s'en vat en guerre”. Qui a Roma tutti la cantano e tutti me la chiedono: per questo mi sono permesso inviarvela nella speranza che possa trovare posto nelle vostre edizioni. Sarebbe per me cosa graditissima e questa volta — lasciatemelo dire — anche per il pubblico. Il tenue lavoro che essa richiede non credo che possa intralciare il vostro faticoso e coraggioso lavoro di ricostruzione.

Ancora grazie di tutto ed abbiatevi, cari amici, i miei affettuosi saluti

vostro

Renzo Rossellini