Date: 18/10/1908



Place: s.l.

ID: LLET000237




[18-10-908]

Al Commre Giulio Ricordi :

ho ricevuto l'ultima bozza (impaginatura) di Héllera e sono costretto a scrivere a Lei - Capo della Casa e Ditta Ricordi -. Il mio tempo e il mio lavoro sono altrettanto rispettabili quanto il tempo e il lavoro di qualunque altro che metta onestamente tutto il suo tempo a disposizione del suo lavoro. E però io questo rispetto lo reclamo ed ho il diritto di esigerlo e di ottenerlo e pel tempo e pel lavoro mio.

Ora veda un po':

Ho corretto più volte le bozze di Héllera, ma ogni volta che mi sono state ritornate le ho trovate (e le trovo ancora!) o svisate o mutate in quello che vi avevo fatto io e trascurate perfino correzioni a veri errori (e non miei, anche) come, per esempio, un - sbuccia - invece di - sboccia - (trattandosi di rose) che io ho corretto, ricorretto, riricorretto non so quante volte. Oggi vi trovo amputate e cambiate di sana pianta delle didascalie così che riescono incomprensibili e - peggio - sgrammaticate anche!

Verissimo che il cambiamento di uno scenario (3° atto) doveva richiedere varianti a qualche didascalia; ma perché non rivolgersi a me invece di arbitrariamente amputare, svisare e rendere incomprensibili le mie didascalie di prima? Veda le due versioni! Ne osservi le due edizioni, A la nuova, B  la vecchia, la mia!

[qui riportati i due esempi a stampa]

Ebbene io sfido chiunque a poter capire nella A chi possa essere quell'egli che: sente....che l'affronto orribile fatto ad Héllera è fatto ad Adolfo....si ribella....squadra...etc.- Sfido io! Vi manca semplicemente il soggetto! E di queste citazioni potrei riempire due larghi fogli...e ne rimarrebbero altre! Ma perché piuttosto non ha Ella permesso illico et immediate un'amputazione completa del mio nome sul frontespizio? Così Ella avrebbe avuta la completa soddisfazione di essersi e di avere permesso di fare nel  libretto di Héllera di tutto! di tutto! di tutto! Ma così almeno avrebbe fatto un quasi piacere anche a me. Che cosa vuol mai che io tenga ad un libretto nel quale un etto di versi sono versi rifatti su versi clandestini introdotti da altri, e altri due etti sono versi appiccicati a musica già fatta?! Veda dunque quanto pochi siano i grammi rimasti di quel tutto mio libretto che già mi valse e le Sue lodi e l'entusiasmo del maestro!

Così, Commendatore, non posso permettere l'edizione. Certo che non sono proprio io quello che vogli [sic] creare impedimenti alla vita di un'opera giovane, e la prova sta in quello che ora Le propongo e che mi dimostra ancora pronto a dare e il mio tempo e il mio lavoro ad una fatica alla quale già diedi troppo e dell'uno e dell'altro col risultato - da Chi non doveva - di \vedermi/ usare un nessun qualunque rispetto a tutto quello che nel libretto di Héllera riguarda e la mia coscienza e la mia operosità.

Eccole: mi conceda ancora ampia correzione di bozze perché io possa mettere tutto a posto e così rimpostare tutto quello che di nuovo o di cambiato vi è stato introdotto! Stabilisca Lei il numero delle bozze! Io dico: = tre =,

oppure faccia togliere dal frontespizio e dalla copertina il nome di

Luigi Illica

Transcription by Archivio Ricordi
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 270 X 210 mm

Letter name LLET000237