Cariss° Signor Giulio,

Puccini mi scrive da Parigi fissandomi l'appuntamento per Giovedì - ore 10 di mattina - da Lei - e mi incarica di avvertirLa. Schurmann mi ha scritto preannunciandomi una sua grande idea di libretto. Per quanto soggetto arabo. Gli ho risposto di mandare - e vi ho aggiunto i miei rimproveri per non essersi lasciato vedere da Lei nei giorni di sua fermata a Milano. A proposito Ella spero avrà indovinato perché ho voluto che Ella risapesse del pettegolezzo Puccini-Mascagni. Mascagni era uscito fuori in minaccie di scandalo....per quanto io scettico, creda poco a Mascagni tuttavia ho pensato di fare che Mascagni ne parlasse con Lei. Ella, col Suo gran segreto (che credo brevettato perché non conosco altri che lo usi con tanta fortuna e successo) mette a posto le cose, toglie gli imbarazzi di stomaco, mette le cose a posto, si evitano i tram, e il cielo torna sereno! Così è avvenuto con Mascagni! Fatto lo sfogo, finito l'inganno. La prima volta che Puccini e Mascagni si incontreranno non si avverrà di grave che i due gran baci: Giacomo! Pietro!.- E per questa volta non si mangeranno!. A Giovedì, dunque!

Suo Illica