Genova 26 Gen.[naio] 1875.

Car^mo Giulio

Prima di tutto vi dico in fretta in fretta che Usiglio mi scrive da Roma domandandomi di abbassare la Romanza del Tenore. Questo sono cose che mi mettono in furore tanto più che il fin mot di tutto questo non è che per filare un la invece di un si b. Ho risposto che si rivolgano all'Editore proprietario, e se ve ne scrivono, stante il cattivo andamento delle cose in quel Teatro, potete permetterlo: ma sia questo per eccezione, perché bisognerebbe proprio una volta finirla con queste alterazioni, e con questi abusi abbominevoli [sic], che tanto fanno male all'arte..

Ho visto per un momento vostro padre e m'ha detto in breve delle difficoltà di Berlino e Vienna. Ma io non capisco! Come diavolo ha fatto Strakosch che fece eseguire la Messa di Rossini in Germania nei mesi di estate? Possibile che non si possano trovare a Berlino e Vienna dei cori e delle orchestre dopo il mese di Maggio? Possibile che non vi sia che un locale disponibile che non contiene che solo 200 persone?.. Ma e i teatri perché nò?... Nò nò: non è possibile e Voi siete stati mal serviti dai vostri corrispondenti. - In quanto a me, andando a monte l'affare di Germania, non m'interessa più Londra. – Berlino, Vienna, Londra e di nuovo Parigi / le quattro Capitali del mondo attuale avevano un significato artistico grandissimo. Londra sola non significa che un Concerto che mi è perfettamente indifferente. Scrivetemi dettagliatamente come sono andate le cose . . .

Forse presto potrò venire a Milano. Intanto di fretta vi dico ben venuto e addio

G Verdi

P.S.  Vi prego rispondermi subito se gli affari di Vienna e Berlino sono finiti definitivamente